L’analisi tecnica di Fermana-Siena a cura di Francesco Guidarelli
Non va oltre l’1 a 1 il Siena nella trasferta di Fermo, dopo aver giocato 80 minuti in attacco e tenuto la palla per oltre un’ora.
Tutto questo non basta per vincere se non si segna un gol in più degli avversari i quali hanno trovato il vantaggio nel primo e unico tiro in porta realizzato nel corso dell’intera partita, sugli sviluppi di un calcio di punizione che doveva essere a favore del Siena ma che l’arbitro ha concesso ai locali, sul quale la difesa senese si è fatta trovare impreparata.
Gilardino ha schierato la squadra in maniera diversa dal solito per fare una partita d’attacco e rifornire agli attaccanti, Varela e Paloschi, con maggiore continuità: difesa a tre con Milesi, Terzi e Terigi, centrocampo con Pezzella in regìa, Acquadro e Bianchi di fianco e sulle corsie esterne Mora e Disanto.
La Fermana ha dovuto arretrare subito a protezione della difesa in quanto sia Acquadro che Bianchi stavano in posizione avanzata per manovrare poco fuori dell’area, impedendo ai gialloblù la manovra iniziale dal basso ed obbligandoli a lanci in avanti sui quali avevano buon gioco i nostri difensori.
Disanto ha impegnato allo spasimo mezza difesa con le sue percussioni sul fondo ma i suoi cross non sono stati raccolti dovutamente sebbene anche Bianchi si sia più volte proposto in area; sulla destra Mora ha giocato molti palloni ma è stato contenuto dagli avversari e non è riuscito a guadagnare il fondo per cui i suoi traversoni dalla trequarti sono risultati meno pericolosi.
Varela si è mosso molto, come al solito, cercando scambi in velocità che purtroppo non si sono mai conclusi nella maniera dovuta; Paloschi ha tenuto la posizione cucendo trame offensive interessanti che si sono però arenate per l’arcigno controllo dei difensori, la pioggia non ha favorito il controllo della palla ed ha complicato notevolmente i dialoghi rasoterra per avvicinarsi alla porta.
In verità prima Paloschi e poi Pezzella hanno trovato la deviazione in angolo da parte dei difensori su tiri indirizzati a rete al termine di belle azioni, altri tiri dei bianconeri sono stati intercettati con interventi disperati mentre altri ancora sono finiti lontano dalla porta, a testimonianza della pressione bianconera.
Verso la mezz’ora la Fermana è andata in gol con Urbinati che da pochi passi dalla porta ha battuto Lanni raccogliendo un invito di testa di un compagno a seguito di un calcio di punizione, la difesa senese, tutta schierata al limite dell’area, è stata superata sia sul colpo di testa che sulla deviazione in rete perdendo così anche l’imbattibilità esterna.
Per cinque minuti i padroni di casa si sono rianimati presentandosi più volte nella metà campo senese poi il Siena ha ripreso a fare la partita cercando di spingere maggiormente verso la porta avversaria ma è stata spesso fermata per posizione di fuorigioco degli attaccanti.
Il pareggio è arrivato alla fine del tempo a conclusione di un’azione sulla sinistra iniziata da Disanto con invito in profondità per Varela e traversone rasoterra di quest’ultimo a centro area dove Paloschi ha raccolto in anticipo e messo dentro, bellissimo gol e soprattutto meritato.
La ripresa ha presentato nuovamente un Siena in attacco e la Fermana arroccata in difesa, con energie che andavano progressivamente in calo, per mantenere il pareggio che risultava il massimo risultato possibile.
La partita, pur senza storia, non ha visto però il Siena prevalere più per l’imprecisione nelle conclusioni che per una effettiva capacità di contrapposizione dei gialloblù, salvati più volte dal loro portiere quando i vari Disanto, Varela e Pezzella l’hanno impegnato con tiri pericolosi.
Un po’ tutti i giocatori senesi, attaccanti, centrocampisti e difensori si sono proposti alla conclusione ma, con il campo molto appesantito dalla pioggia, non hanno mai trovato lo specchio della porta.
Gilardino ha anche inserito, ad un quarto d’ora dal termine, Guberti e Cardoselli per accentuare la spinta in avanti ma la mossa non ha ottenuto gli effetti sperati perché le energie erano in calo e gli avversari avevano rinforzato il fortino inserendo altri difensori.
Da un regalo della difesa locale al limite dell’area è nata una ghiotta occasione per Paloschi che ha preferito tirare subito dal limite anziché inserirsi in area, subendo però la deviazione in angolo di un difensore.
Il Siena ha dato continuità alla pressione in avanti ma senza efficacia nelle fasi conclusive, è mancato il guizzo finale nelle conclusioni a rete, forse con un po’ di ritmo in più si poteva arrivare meglio al tiro ma, come detto, il terreno di gioco ha condizionato il controllo della palla che schizzava via appena toccava terra.
Così il Siena non ha vinto una partita dominata, è certamente un’altra occasione sprecata ma la forza attuale dei bianconeri è forse questa e non bisogna drammatizzare se si aggiunge un solo punto in classifica.
Tra non molto conosceremo il reale spessore dei bianconeri, intanto la prossima è una sfida di cartello contro avversari dotati ma dai risultati alterni, forza Robur!
Fonte: FOL