La vuvuzela è nata a Siena
Non conosciamo il rumore che esiste all’interno di un alveare, ma ad occhio, non dovrebbe essere molto diverso di quello che accompagna le partite del mondiale africano.
Sono le vuvuzela, assordante strumento a fiato, che hanno sostituito cori, tamburi e quanto altro.
Un nostro carissimo amico, attento lettore del Fedelissimo Online, ci ha ricordato che il primo prototipo della vuvuzela, come oggetto da tifo, è nato a Siena. Può sembrare una stupidaggine, ma vi assicuriamo che è così.
Facciamo un passo indietro e ritorniamo al campionato 1975-76, quello che vide trionfare il Siena di Mannucci, nel campionato di serie D.
Il nostro club aveva abbandonato da poche settimane la sede del Bar Notturno, trasferendosi in Via Pantaneto.
Un veneri sera, si presenta un occasionale frequentatore del Club proponendoci un affare.
“Ho una partita di circa 300 trombe in plastica a cui, per un difetto nello stampo, non può essere applicato il congegno per il suono. Sono trombe per bambini e ve le vendo a poche lire. Se voi soffiate impostando la bocca come se suonaste una tromba vera viene fuori un suono assordante che potrebbe servire per fare il tifo. L’ho chiamate “Trombafono”.
E qui vi risparmiamo le battute che fiorirono sul nome.
Provammo in tanti, tra lo scettico e il divertito, ma alla fine, anche per porre fine ai tanti “sputacchi” che viaggiavano nell’aria, fu deciso di non farne di niente, ma ricordiamo molto bene che il suono emesso dalle trombe che non suonavano era identico a quello delle vuvuzela. (nn).
Fonte: Fedelissimo Online