Argilli: “La squadra ha bisogno di aumentare l’autostima. Ma prima del 2-2 non c’erano state avvisaglie”

Stefano Argilli, tecnico del Siena, ha parlato al termine della sfida persa dal Siena contro il Trastevere. Di seguito le tue parole:

Analisi – “Sarebbe facile partire dal risultato ma dobbiamo fare un’analisi completa. Questa partita ha dato mille volti ed indicazioni. C’è amarezza e delusione per il  risultato, ma all’interno di quello ci sono altri risvolti. La partenza è stata difficile nel primo tempo, ma abbiamo avuto il merito di passare in vantaggio. Gli errori individuali hanno indirizzato la partita”.

Autostima – “La mia situazione? E’ difficile dire che possa essere una causa. La squadra ha bisogno di aumentare l’autostima nella gestione della palla, quella qualità di squadra va aumentata sicuramente”.

Mahmudov – “La posizione in cui ha giocato è quella che lui aveva richiesto, e che cercava di metterlo nelle condizioni migliori per le sue qualità. Nella gestione della partita ha avuto qualche difficoltà nel trovarsi gli spazi. Il ragazzo ha colpi importanti ma ancora non è riuscito ad esprimerli appieno. Quando abbiamo accresciuto la qualità tecnica poteva essere incisivo ma è calato fisicamente ed è uscito dalla partita”.

Gestione – “Siamo arrivati bene al 2-1, la strada era giusta. Noi volevamo avere la gestione della palla nella metà campo avversaria. Prima del 2-2 non c’erano state avvisaglie di rischi,  altrimenti ci avremmo anche messo mano dalla panchina. Come a San Giovanni non siamo riusciti a chiuderla”.

Cosa è mancato – “Nel primo tempo non siamo riusciti a mettere la palla a terra. Gerace, Nunes e Mahmudov sono tutti giocatori che nel corto hanno qualità, dovevamo giocare in quella zona di campo per poi cercare la profondità con Mignani e Guidone. Quello non ci è riuscito tanto bene, avere una certa qualità di passaggio perché in quella zona del campo arrivavano tante palle sporche. Se ci fossero stati Martina e Gibilterra larghi dal primo minuto come contro il San Donato, mi sarei abbassato per cercare la profondità. Invece oggi il nostro obiettivo era impedire all’avversario di effettuare la prima giocata, andando ad attaccarlo, per cercare di recuperare palla e metterla a terra per giocare stretto. Nel secondo tempo c’è riuscito abbastanza mentre nel primo tempo no”.

Rigore – “Mi hanno detto che potesse starci. Marco ha dovuto coprire tanta parte di campo con un giocatore che ha caratteristiche per saltare l’uomo, aveva concesso bene l’esterno, doveva anche concedergli il tiro”.

Ruggeri – “Ha avuto una indecisione sull’uscita, peccato perché nel complesso aveva fatto bene”.

Terigi – “Credo non abbia tantissima autonomia, bisogna vedere che strada scegliere, se rischiare oppure no”.

Squadra – “Io ho trovato una squadra solida, i ragazzi mi hanno dato una mano, si sono messi a disposizione e hanno cercato di dare il massimo. Credo che questa solidità debba essere la forza della squadra da qui in avanti”.

(Jacopo Fanetti)

Fonte: Fol