LA PARTITA CHE VOLEVO, LA PARTITA CHE VORREI di Alessandro Pagliai

LA PARTITA CHE NON DIMENTICO: SIENA-ROMA 3-0

3 febbraio 2008. E’ un piovoso pomeriggio di una giornata indimenticabile. A Siena arriva la Roma, squadra che insegue l’Inter capoclassifica ed è reduce da dieci risultati positivi in trasferta. Totti gioca anche se non è al meglio, De Rossi rientra dalla squalifica e Panucci va in panchina.

La Robur deve rinunciare a Locatelli e Galloppa ma si affida alla rabbia dell’ex Kharja.
SIENA: Manninger – Rossettini, Loria, Portanova, De Ceglie – Jarolim, Vergassola, Codrea – Kahrja (18’st Coppola) – Frick (45’st Alberto), Maccarone (35’st Riganò).
In panchina: Eleftheropoulos, Bertotto, Rossi, Forestieri.
Allenatore: Beretta.
ROMA: Doni – Cassetti, Ferrari, Mexes, Tonetto – De Rossi (35’st Aquilani), Pizarro – Taddei (6’st Vucinic), Perrotta (18’st Giuly), Mancini – Totti.
In panchina: Julio Sergio, Panucci, Cicinho, Brighi.
Allenatore: Spalletti.
ARBITRO: Dondarini di Finale Emilia.
RETI: 12’pt Vergassola, 42’pt aut. Tonetto; 38’st Frick.

Kharja, proprio lui, il centrocampista marocchino appena arrivato da Piacenza, è la nostra arma in più contro una Roma spenta e senza idee, la più brutta della stagione. Totti è in difficoltà, De Rossi perde un pallone dietro l’altro, Pizarro è un fantasma. Al termine della gara qualche addetto ai lavori avrà anche il coraggio di rilevare che il terreno reso pesante dalla pioggia non ha favorito i palleggiatori giallorossi ma il Siena ha la cattiveria giusta per andare in vantaggio al 12′, con un sinistro al volo di Vergassola che arriva dopo il break di Kharja su Tonetto. I nostri beniamini dominano la scena e prendono due pali: uno con un destro di Jarolim dal limite (23′) e l’altro con un diagonale velenoso di Frick (41′). Il 2-0, vista la pressoché nulla reazione degli avversari, ci sta tutto e arriva al 42′, quando De Ceglie da sinistra crossa in mezzo. Doni prima, poi Mexes e Tonetto deviano il pallone che alla fine va in rete.
La ripresa non modifica la situazione e, nel finale (38’) arriviamo al 3-0 con Frick che “brucia” i difensori di Spalletti. Che partita, ragazzi, e che vittoria!


LA PARTITA CHE SOGNO DI VINCERE: SIENA-ROMA 2-0

La Roma in crisi arriva all’Artemio Franchi con il nuovo tecnico Ranieri e con Totti che ha appena rinnovato il contratto. La Robur ha qualche problema in difesa ma scende in campo convinta di fare una grande partita.
Siena: Curci – Ficagna, Terzi, Brandao, Del Grosso – Vergassola, Codrea, Fini – Jarolim – Ghezzal, Maccarone.
Roma: Lobont – Motta, Burdisso, Mexes, Riise – Taddei, De Rossi, Pizarro, Perrotta – Vucinic, Totti.

La partita, che si gioca in un pomeriggio dal clima autunnale, non offre giocate degne di note per quasi tutto il primo tempo. Al 36’ l’episodio più importante: Vucinic riceve palla al limite dell’area, penetra all’interno e con un dribbling salta Brandao. Il difensore è costretto al fallo e l’arbitro Damato lo ammonisce e fischia rigore. A battere va Totti che, forse distratto da Ilary Blasi in tribuna, prova un mezzo cucchiaio ma il tiro è debole. Curci, senza neppure muoversi, blocca il pallone e lo stadio esplode. Fischi al “Pupone” e grandi applausi al portiere, ex giallorosso.
Tutti si attendono la rabbia della Roma nella ripresa, invece viene fuori il Siena. Da una rimessa laterale al 53’, Del Grosso lancia la palla a Maccarone che, vicino al vertice dell’area, si gira e di destro batte con un missile imparabile il portiere Lobont (terzo estremo difensore in tre gare giocate dai giallorossi).
I capitolini ci provano a reagire ma senza impensierire la Robur. Al 67’ accade l’episodio decisivo: Rosi, entrato pochi minuti prima al posto di Brandao, scende sulla fascia. Chiede la triangolazione a Jarolim e va a concludere dal vertice dell’area con un siluro simile a quello di Maccarone. 2-0, arriva il gol dell’ex e la partita è virtualmente finita. Non servono alla Roma le sostituzioni di Ranieri, la squadra colleziona calci d’angolo ma i bianconeri non crollano.
Il triplice fischio è una liberazione per noi; giallorossi a testa bassa negli spogliatoi e i loro tifosi intonano cori all’ex tecnico Spalletti. Con 6 punti voliamo in alto nella nuova classifica, in attesa di fare la festa alla Sampdoria di Cassano. (Alessandro Pagliai)


Fonte: Fedelissimo on line
Foto:www.virgilio.it