La pagella dell’arbitro di Siena-V.Entella a cura di Mario Lisi
A dirigere Siena – Entella nell’ultima partita della regular season 2022/23 è arrivato il signor Andrea Ancora della Sezione AIA di Roma 1, al suo terzo anno di serie C. Finora non aveva mai incrociato i bianconeri ma la cosa non è parsa proprio da rimpiangere perché la sua prestazione è risultata ben lontana dalla sufficienza. Diciamo pure che quest’anno, in quanto ad arbitraggi, abbiamo visto di meglio.
Tanto per cominciare il fischietto romano ha terminato il primo tempo con i cartellini immacolati solo perché non ha proprio voluto estrarli pur se le due squadre, regolamento alla mano, gliene avevano entrambe dato più di un’occasione. Nella ripresa, quando finalmente ha deciso di metter mano ai “gialli”, non sempre lo ha saputo fare con la dovuta equanimità, difformità di giudizio tradita del resto anche nel rilevare taluni falli. Soprattutto non depone mai a favore di un arbitro il non punire un evidente fallo e subito dopo perdonarne alla squadra avversaria uno altrettanto evidente perché ciò si presta all’accusa di aver fatto compensazione e, in definitiva, vuol dire sbagliare due volte.
Non per calcare la mano ma non va sottaciuto nemmeno l’atteggiamento a volte un po’ plateale del sig. Ancora nel richiamare verbalmente i calciatori, in un’occasione addirittura accompagnando il richiamo con una gestualità fin troppo accentuata.
Che dire, infine, del possibile calcio di rigore negato a Paloschi negli ultimi secondi di gara? Nel caso specifico, se non era rigore era simulazione e dunque il numero 9 bianconero avrebbe dovuto essere ammonito immediatamente; invece il cartellino giallo è stato sventolato con discreto ritardo e per giunta nel mezzo ad un nugolo di giocatori della Robur tanto da far pensare forse ad un’ammonizione per proteste (a Disanto? Boh!). Insomma, al signor Arena, come spesso si nota negli arbitri della capitale, non fa difetto nemmeno un negativo pizzico di protagonismo. Poi magari finirà per fare lo stesso carriera perché anche nel mondo degli arbitri non sempre il merito e la giustizia vanno di pari passo. VOTO 5
Fonte: FOL