La pagella dell’arbitro di Siena-San Donato Tavarnelle a cura di Mario Lisi
Abdoulaye Diop da Treviglio, arbitro di Siena – San Donato Tavarnelle, aveva già incontrato i bianconeri in serie D dirigendo Grassina-Siena e destando un’ottima impressione. Nell’incontro dell’altra sera, primo arbitro al solo secondo anno di C ad arbitrare il Siena nel corrente campionato, ha confermato di essere un direttore di gara di buona prospettiva, peraltro non ancora del tutto indenne da talune veniali sbavature. Sicuramente ha saputo tararsi bene nel contenere allo stretto necessario sia i provvedimenti tecnici che quelli disciplinari, adeguando la frequenza dei propri interventi all’andamento dell’agonismo in campo, e dimostrando tra l’altro una certa classe in un paio di applicazioni della norma del vantaggio. Per contro non vanno sottaciuti una seppur episodica eccessiva gestualità e lo svarione di non aver fatto temporaneamente uscire dal terreno di gioco (come tassativamente prescriverebbe il regolamento) il numero 55 bianconero Leone dopo che era stato soccorso dai sanitari.
Per la verità il pubblico della Robur sul risultato di 1-0 a nostro favore ha rumoreggiato dopo un contatto un po’ sospetto tra Paloschi e Brenna in area di rigore ospite ma ad onor del vero i due giocatori apparivano alquanto sbilanciati nel cercare di intercettare il pallone e comunque la vicinanza dell’arbitro all’azione suggerisce di assolvere in pieno il suo operato in questa delicata circostanza. Nulla da eccepire, peraltro, sulla concessione nel secondo tempo del calcio di rigore (con relativa espulsione di Siniega per aver impedito una chiara occasione da rete) che di fatto ha messo fine alla contesa.
Buon arbitraggio dunque, con buona pace di Lamberto Magrini, allenatore del San Donato Tavarnelle, che senza mezzi termini lo aveva definito “scandaloso”, puntualmente sconfessato dalla sua Società; non capita spesso, dunque onore al San Donato Tavarnelle.
Concludo tuttavia con un’annotazione che non riguarda l’arbitro ma su cui non sarebbe male riflettere: la curva senese ha spesso intonato cori antifiorentini apparsi un po’ fuori luogo ed ingenerosi nei confronti del nostro bravo Francesco Disanto (che è appunto fiorentino…) dal momento che stava contribuendo enormemente alla conquista dei tre punti in palio. VOTO 6,5
Fonte: FOL