La pagella dell’arbitro di Siena-Rimini a cura di Mario Lisi
Anche per Siena – Rimini la nostra Federcalcio non ha lesinato spese organizzando una terna siculo–lombardo–laziale (tanto paga Pantalone…) con semmai un accenno di braccino corto nell’aver impegnato come quarto uomo un più economico pisano.
Ciò detto, analizziamo la prova del direttore di gara Mario Saia di Palermo, ancora un esperto “quinto anno” come questa partita di alta classifica consigliava di designare.
Sicuramente ha dato il meglio di sé distribuendo con criterio ed equilibrio le ammonizioni che c’è stato bisogno di fare, facendosi rispettare fin da subito con ben due “gialli” nei primi 12 minuti. Saldamente in pugno all’arbitro, la partita è così scorsa via con un monologo della Robur che le ha provate tutte senza purtroppo riuscire a violare la porta romagnola apparsa davvero stregata e nei confronti degli ufficiali di gara non ci sono stati episodi dubbi, contestazioni o recriminazioni di sorta da parte delle due squadre di scena al “Franchi”. Oddio, l’arbitro si è concesso qualche fiscalità di troppo, specialmente sul posizionamento del pallone sui calci di punizione battuti dalle retrovie dove guardare al millimetro ha poco senso e rischia solo di irritare l’ambiente ed in talune pur rarissime occasioni – va detto – la sua decisione di fischiare è apparsa dettata più dall’esperienza che da un’oggettiva valutazione del contatto tra calciatori.
Insomma una prestazione, quella di Saia, senza infamia e senza lode, priva di particolari spunti di classe cristallina ma comunque efficace. Tutto sommato da etichettare come un “arbitraggio da categoria”. VOTO 6
Fonte: FOL