La pagella dell’arbitro di San Donato Tavarnelle-Siena a cura di Mario Lisi
San Donato Tavarnelle – Siena è stata una partita di rara mediocrità con erroracci da una parte e dall’altra tanto da risultare ben fotografata dalla classica espressione di “gioco alla viva il parroco”. Perfino la pessima ripresa di Eleven Sport TV si è adeguata al clima di generale approssimazione visto che il malcapitato cameraman ha spesso dovuto lottare con una finestra che il vento chiudeva pervicacemente davanti alla telecamera!
In questa molto dimessa cornice anche l’arbitro Giorgio Di Cicco, arrivato da Lanciano per dirigere l’incontro, non ha certo brillato, solo in parte scusabile per essere appena al secondo anno di militanza in categoria. Prestazione non certo esaltante, la sua, perché se tecnicamente si è barcamenato abbastanza bene è apparso un po’ carente nella gestione dei cartellini. Basti dire che nei primi venti minuti i locali, appena passati in vantaggio, sono ricorsi diverse volte al fallo sistematico pagando il dazio di una sola ammonizione. Decisamente eccessiva è poi stata quella rifilata a Disanto reo di aver alzato sì molto la gamba sul pallone ma perché chiaramente non poteva accorgersi che alle sue spalle arrivava un avversario ad intervenire a sua volta di testa. La perla (se così la vogliamo chiamare) si è però vista nella ripresa quando il direttore di gara ha applicato magistralmente la norma del vantaggio dopo un’entrataccia su di un calciatore bianconero da parte di uno del San Donato ma… purtroppo senza ammonirlo appena conclusa l’azione come era lecito e doveroso attendersi!
D’altra parte, diamo anche a Cesare ciò che è di Cesare perché il giallo mostrato a Belloni da Di Cicco è stato sacrosanto e per questo viene da augurarsi che la società non lasci impunite simili leggerezze com’è l’ingiustificato placcaggio ai danni di un avversario durante un’innocua azione di gioco a centrocampo. VOTO 5,50
Fonte: FOL