La pagella dell’arbitro di Pontedera-Siena a cura di Mario Lisi
Per dirigere Pontedera – Siena il designatore ha fatto volare da Palermo ancora un “terzo anno” – Dario Madonia – che, a differenza dei suoi predecessori di quest’anno, non era nuovo alle maglie bianconere già incrociate in due precedenti occasioni coincise, sia detto giusto per la cronaca, con altrettante sconfitte dei senesi.
Stavolta come sappiamo è andata ben diversamente a dimostrazione che in genere la cabala conta poco o nulla ma soprattutto che in questo campionato, comunque andrà a finire, la Robur è davvero un’altra squadra rispetto al recente passato!
Venendo al nostro arbitro di turno va detto che la partita assegnatagli si è rivelata abbastanza scorbutica come spesso succede quando una formazione, nettamente inferiore all’altra, cerca di imbrigliare gli avversari come può. Dunque l’arbitro va assolto per l’inevitabile spezzettamento del gioco. Peraltro la forzata assenza di Pagliuca in panchina ha semplificato di molto il compito della terna arbitrale…
Niente da dire riguardo alle decisioni tecniche prese dal fischietto siciliano, compresi gli episodi del calcio di rigore a nostro favore, definibile con la classica espressione “grosso come una casa” e la sacrosanta espulsione del capitano del Pontedera Espeche .
Se un piccolo appunto si può muovere al sig. Madonia è semmai quello di essersi un po’ ostinato ad estrarre il primo cartellino giallo, mostrato solo al 25° del primo tempo all’amaranto Nicastro per un banale intervento in gioco pericoloso, quando in precedenza erano capitate più giustificate occasioni per farlo. A questo proposito, però, non abbiamo da lamentarci perché un paio di destinatari dell’ammonizione potevano essere bianconeri, in particolare Disanto che ha attraversato tutto il campo e la pista di atletica per arrampicarsi sulla rete di recinzione del settore ospiti dopo la segnatura (minuto 9) e di sicuro per Belloni (minuto 24) assieme ad un avversario per essersi fronteggiati a muso duro petto contro petto e poi spintonati a vicenda.
Ad ogni modo la stalla è stata poi chiusa in tempo (nella media di quest’arbitro i cinque “gialli” complessivi) ed alla fine nessuno ha avuto da recriminare. Perciò per Dario Madonia si può dire “OK, missione compiuta”. Ciò che più conta però è che può dirlo anche la Robur che adesso guarda tutti dall’alto della classifica! VOTO 6
Fonte: FOL