La pagella dell’arbitro di Mazzola-Siena a cura di Mario Lisi
In quest’annata decisamente inedita, a dirigere Valentino Mazzola-Siena (ennesima “prima volta” di una sfida che finora la Robur non aveva mai affrontato ufficialmente) è arrivato dalla vicina Pisa Federico Cremone che, tra l’altro, si presentava già con discrete credenziali essendo attivo nella propria Sezione AIA in qualità di referente atletico.
In effetti quanto a preparazione fisica, corsa e spostamento non ha certo lasciato a desiderare. Per lui i problemi – ahimè – sono apparsi essere ben altri e tali da far ritenere la sua prestazione come la peggior direzione di gara vista sinora in campionato per quanto riguarda le gare del Siena. Sì perché, se è vero che la bravura di un arbitro si vede anche nella capacità di saper interrompere poco il gioco in modo da salvaguardarne la fluidità, è altrettanto vero che quando un fallo è di tutta evidenza, addirittura solare, va fischiato punto e basta. Altrimenti più che di “arbitraggio all’inglese” si deve parlare di arbitraggio inopportuno perché non punire falli grossi come case vuol dire correre il rischio di provocare reazioni tra calciatori e di far incattivire il loro comportamento. Federico invece, dall’inizio alla fine dell’incontro, è sembrato incaponirsi nel voler fischiare a tutti i costi pochissimo, perfino anche quando sarebbe stato il caso di farlo, se non altro, per favorire l’immediato soccorso di giocatori ora dell’una ora dell’altra squadra rimasti doloranti a terra dopo contrasti al limite del regolamento.
Per fortuna il divario dei valori in campo, la comune provenienza bianconera di gran parte dei giocatori che si affrontavano e la loro sostanziale lealtà hanno permesso all’arbitro, pur sbagliando clamorosamente il metro di conduzione della gara, di portarla in fondo con tre sole ammonizioni. Ma ecco che proprio in ambito disciplinare il signor Cremone l’ha fatta davvero grossa quando al minuto 28 del primo tempo, dopo aver decretato un giusto calcio di rigore a favore della Robur per un lapalissiano fallo dell’ultimo difendente sul bianconero Boccardi che lo aveva superato ed era ormai lanciato a rete, tra lo stupore generale ha sanzionato il colpevole solo con il “giallo” mentre chi impedisce ad un avversario di sfruttare una chiara occasione da rete deve essere inequivocabilmente espulso. Al riguardo la regola 13 del regolamento del gioco del calcio edizione 2023 e la cosiddetta “casistica” sono chiarissime e solo il portiere che commette un’infrazione del genere dentro la propria area di rigore è graziato con il giallo al posto del rosso. Un errore insomma madornale, oggettivamente inspiegabile e non certo scusabile, considerato che la dinamica del fatto non lasciava spazio a dubbi di interpretazione.
Al netto della considerazione che una giornata storta (evidentemente anche parecchio storta…) può capitare a tutti, che altro dire, visto il buon livello delle gare finora affidate a Federico Cremone nella corrente stagione, se non che il fischietto pisano è probabilmente sovrastimato da parte del designatore?!
Di ordinaria amministrazione, alla resa dei conti, la prestazione dei due assistenti anche se quello che operava sotto la gradinata scoperta ha avuto una veniale incomprensione con l’arbitro al momento di assegnare una rimessa laterale. Cose che capitano nel tutt’altro che facile ruolo del cosiddetto “guardalinee”. VOTO 5
Fonte: FOL