La Nazione-Osti: “Se la nuova società mi chiama sono certamente disponibile”

Ha messo la sua eccezionale esperienza a disposizione per le pratiche burocratiche se sono servite per la regolare iscrizione al campionato, ed ora attende di sapere se il nuovo Siena avrà ancora bisogno di lui. Stefano Osti ha quindi vissuto due settimane intese, non facendo mai mancare il proprio preziosissimo apporto alla causa bianconera. 

«Sono stato chiamato per una consulenza dal Siena 2019. Ho dato subito la mia disponibilità per un lavoro di predisposizione di tutta la documentazione per i documenti necessari e sono contento che da un paio di giorni tutto sia stato regolarizzato». 
Un lavoro duro, che ha visto diverse persone protagoniste. «Sì, voglio ringraziare i dipendenti comunali per il lavoro svolto, e il sindaco. Adesso ci sono tutte le situazioni sistemate e spero vivamente che il Siena possa tornare ai livelli che la città si merita». Sarebbe un peccato però per la nuova società non approfittare della competenza e dell’esperienza di un dirigente come Osti. «Se Ponte mi dovesse chiamare sarò disponibile, ad oggi non ho ricevuto chiamate ma parlerò volentieri con il nuovo proprietario qualora fosse interessato al lavoro del sottoscritto». Adesso per la Robur sono giorni davvero importanti, non c’è molto tempo da perdere. «Mi auguro, da tifoso del Siena, che la squadra possa essere competitiva e che la società abbia un progetto importante per tornare ai fasti del passato e non perdere una tradizione significativa maturata negli ultimi anni. Sono contento di quanto fatto per il Siena, al quale non direi mai di ‘no’. Penso che la nuova società debba recuperare posti di lavoro e giocatori dal vivaio. Sarebbe un modo per ammortizzare, seppur parzialmente, il danno enorme che ha comportato il fallimento». Guido De Leo

Fonte: La Nazione