La Nazione: Montanari non paga. Sulla sua scrivania una lunga sfilza di decreti ingiuntivi
Piovono decreti ingiuntivi sulla scrivania del presidente dell’Acr Siena Emiliano Montanari. Nelle scorse ore ne sono stati depositati una decina, da parte di addetti ai lavori collaterali della societа vincolati da contratti di collaborazione Co.Co.Co. o con scritture private con partita iva, ovviamente non rientranti tra quelli federali.
«I miei assistiti – ci dice l’avvocato, esperto di diritto sportivo, Manfredi Biotti – vantano economicamente le ultime cinque mensilità, ovvero febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno, per un importo complessivo di circa 30-35mila euro. Adesso attendiamo che il giudice del lavoro emetta i decreti ingiuntivi per notificarli, poi vediamo quale procedura seguire». «Spero che non sia necessario richiedere istanza di fallimento – prosegue il legale – , ma purtroppo se l’ingegnere Montanari decide di non pagare, con questo tipo di contratto senza tutela sportiva della Lega, ma a carattere di gestione separata Inps, l’unico modo che abbiamo per recuperare almeno le tre ultime mensilità parziali, sarebbe quella di presentare istanza di fallimento, essere ammessi al passivo fallimentare e poi avere dal fondo di garanzia dell’Inps, la liquidazione».
Le tempistiche dipendono da cosa deciderà il presidente del Siena.
«Il decreto ingiuntivo, una volta emesso prevede quaranta giorni di tempo per l’opposizione, ed и provvisoriamente esecutivo – sottolinea Biotti -, per poter fare azioni esecutive. Il problema и che l’istanza di fallimento può essere presentata soltanto con il decreto ingiuntivo definitivo. Quindi se il presidente, nel giro di quaranta giorni decide di fare opposizione, la causa potrebbe durare anche un anno e mezzo». Il ’modus operandi’ dell’ingegnere romano, che di ricorsi non se ne и perso uno, potrebbe far sembrare la strada tracciata. «La preoccupazione и quella, speriamo di no» le parole dell’avvocato, che poi si sofferma sul futuro prossimo della Robur. «Con tutti i ricorsi presentati – spiega – slitterà il termine per una eventuale iscrizione in Serie D, quella che sarebbe al momento la soluzione migliore, anche se la gestione dovesse tornare in mano al Comune. Sarà sicuramente dopo ferragosto».
«Dal punto di vista sportivo – aggiunge – l’allestimento della squadra e della società, sarebbe da realizzare nel giro di pochi giorni, ma non rappresenterebbe un problema, perché di cordate interessate, anche effettivamente valide e stabili, ci sarebbero; ma una dichiarazione di inammissibilità alla domanda di ammissione in soprannumero, da parte di Montanari, precluderebbe una nuova richiesta perché non ci sarebbero i tempi». «Quindi lo stadio dovrebbe essere gestito e assegnato a qualcuno temporaneamente» chiude Manfredi Biotti. (Angela Gorellini)
Fonte: FOL