La lupa di Roma che guarda Milano .ma per favore!
Nel campionato 1933-34 la società bianconera cambia la sua vecchia e storica denominazione, Robur 1904 in Associazione Calcio Siena.
Regista di questo ed altri cambiamenti fu Alfio Pistolesi, uno dei pionieri del calcio bianconero, che aveva intrapreso la carriera di segretario.
Pistolesi cambiò radicalmente la struttura della società, dandogli un’organizzazione diversa e modificando persino le maglie e lo stemma.
Diceva Pistolesi:
“Iniziai il mio lavoro con il proposito di dare alla Robur un’organizzazione sociale e tecnica solida ed efficiente. Fui presuntuoso(o fortunato?) perché nel mio entusiasmo mi venne di prendere a modello una popolare e grande società: la Juventus di Torino, squadra dai nostri stessi colori, con un vessillo onorato da molti scudetti e molto ammirata per la seria e signorile conduzione. Fu così adottata integralmente, per i nostri calciatori, la divisa degli juventini ricorrendo addirittura allo stesso fornitore. Non basta, anche il distintivo fu quello della Juventus con la sostituzione della zebra con la lupa senese.”
La divisa da gioco della Robur e lo stemma che fu adottato è indicato nello statuto societario ed è rimasto immutato fino a pochi anni fa.
Le esigenze di marketing e la moda di cambiare ha portato i calciatori della Robur ad indossare, negli anni, divise sempre diverse e a volte improponibili e ben lontane dalla storia.
Per certi aspetti questo è il prezzo da pagare al calcio moderno, ma se possiamo accettare una divisa diversa, mantenendo però le storiche righe, ci resta meno digeribile il fatto di avere cambiato lo stemma sociale.
Nello stemma adottato nel 1933 e tenuto in vita fino agli anni’80, la lupa di Siena è rivolta verso destra, quella attuale guarda nel senso opposto. Perché?
A testimonianza di quanto affermiamo, riportiamo la fotografia dello scudetto originale adottato nel 1933, la variante tondeggiante degli anni ’40 (non ufficiale), quello del 1954 e quello, più moderno, datato 1980.
Lo stesso errore è riportato nei gagliardetti sociali, e anche in questo caso, il cambiamento , sicuramente dovuto ad un errore, è avvenuto negli anni ’90.
E’ evidente che questo “calcio alla storia” non è da addebitare minimamente alla attuale proprietà, alla quale, però, ci rivolgiamo per chiedere che venga effettuata la doverosa correzione nel rispetto della Robur.
Va bene rinfrescare lo stemma, va bene cambiare i caratteri in modo da rendere più gradevole l’aspetto, ma la lupa che invece di guardare Roma, guarda Milano, in tutta onestà, ci sembra esagerato.
Massimo e Valentina Mezzaroma dimostrano, in ogni occasione, grande attenzione e sensibilità verso il nostro passato, siamo sicuri che anche questa volta non ci deluderanno. (Nicnat)
Fonte: Il Fedelissimo / Il Fedelissimo Online