La Gazzetta: Sestu lancia la fuga del Siena
L’occasione per la capolista Siena era troppo ghiotta: divorarsi il derelitto Piacenza e allungare sulle dirette inseguitrici. Detto fatto: un gol di Sestu al 23′ della ripresa lancia i bianconeri di Antonio Conte a quota 14 in classifica, con 4 lunghezze di vantaggio sul Novara, secondo, e 5 sull’Ascoli, terzo. Per il Piacenza invece è notte fonda: quinta sconfitta in sei gare, ultimo posto con un solo punto all’attivo e dieci gol subiti.
Parlano chiaro sin da subito gli schieramenti in campo: Madonna sente più che mai traballare la propria panchina e si affida a una difesa a cinque d’altri tempi. Quattro attaccanti veri per Antonio Conte che, oltre alla coppia extra-lusso Mastronunzio-Calaiò, si affida alle frecce Sestu e Troianello per sfondare sulle corsie esterne. Un inizio impetuoso quello dei toscani che spaventa un Piacenza bloccato che, nel primo quarto d’ora, non osa nemmeno oltrepassare la metà campo. Mastronunzio però, in un paio di circostanze, non riesce ad iniettare veleno in una difesa che, superata la prima parte di gara, trova maggior sicurezza e non lascia spazi eccessivi alla capolista. E’ però di Troianello, al 33’, l’occasione migliore di un primo tempo in cui Coppola se la sbriga alla grande sull’unica “puntura” biancorossa giunta grazie all’incornata a colpo sicuro di Rickler.
E’ addirittura il Piacenza che, nella ripresa, sembra essersi scrollato di dosso la paura folle dell’avvio. Il Siena rimane, per alcuni minuti, rintanato nella propria area; solo al 60’ però, sul calibrato colpo di testa di Marchi, i toscani tremano. Conte si innervosisce e mette mano alla sua sontuosa panchina: dentro l’argentino Larrondo. Trascorrono una manciata di minuti, siamo al 68’ e il gol è servito: punizione da destra di Carobbio che, anziché sparare nel mucchio selvaggio in area, piazza sul destro chirurgico di Sestu, appostato al limite, che infila Cassano di prima intenzione. Una rete giunta nel miglior momento della truppa di Madonna che, al contrario del collega, non ha granché a cui aggrapparsi in fatto di seconde linee. Dentro comunque l’eterna promessa Guerra e il redivivo Piccolo a far compagnia all’inconsistente Cacia. Risultati pressoché nulli e il Siena controlla agevolmente fino al termine con il Siena che conquista il primo successo esterno, ottenuto da capolista vera ed autoritaria. Per Madonna, salvo sorprese, ultimo appello sabato prossimo con il Padova. (Paolo Gentilotti)