L’editoriale di Antonio Gigli

“Agli zoppi calci negli stinchi!” Recita così un vecchio adagio e mai come in questa stagione si accosta alla Robur. L’incredibile infortunio capitato a Plasmati, a dodici ore dalla fine dal calcio mercato e dopo pochi secondi dal suo esordio in campionato, la dice lunga sulla buona sorte della nostra squadra del cuore. Ok, bisogna andare avanti senza piangersi addosso, è questo quello che fanno i forti, quelli vincenti, e il Siena, a scanso di tutto, lo è. Le prestazioni convincenti (e vincenti) dei ragazzi di mister Beretta paiono andare oltre, superare ogni possibile ostacolo e barriera e proprio mentre tutto, dentro e fuori dal campo,pare andare storto, ci pensano loro a darci una bella iniezione di fiducia.
Sul fronte societario pare esserci un po’ di tregua. Qualche buona notizia sta filtrando prima tra tutte quella che i soldi ricavati dalle recenti dolorose cessioni, siano serviti a pagare gli stipendi, addirittura prima della fatidica scadenza del 16 prossimo venturo, come ha anticipato il mensile Mesesport.  Se così fosse, unito al ricorso che il Siena ha presentato per l’ultimo punto tolto, qualche barlume di ottimismo sul prossimo futuro lo stiamo vedendo. Resta il nodo “nuovo stadio”, il cui progetto dovrebbe essere presentato a giorni dal presidente Mezzaroma al Sindaco di Siena. Proprio qui si giocherà la partita del futuro del Siena calcio. Sappiamo poco o nulla del progetto, a questo punto non sappiamo nemmeno se credere a tutto quello che ci viene detto, ma una cosa è certa e cioè che la Robur non deve trovare bastoni tra le ruote. Troppe volte in passato, la nostra massima società sportiva ha subito danni per ripicche o per superficialità. Se la società presenterà un piano compatibile con lo sviluppo urbanistico senese, e soprattutto, se alla nostra città non costerà una lira, non vediamo perché il Siena non debba avere il suo nuovo stadio (a costo zero). Avere un nuovo impianto sportivo, bello e funzionale, è un’occasione di sviluppo non solo per la squadra ed i suoi tifosi, ma per tutta la città. Proprio oggi il settimanale Sette del Corriere della sera ha evidenziato come il nuovo impianto della Juventus dia lavoro ad oltre 1000 persone. Siena non ha i numeri di Torino e della Juventus in particolare, ma pensiamo che avere qualche decina o centinaio di posti di lavoro in più, non faccia male, o ci sbagliamo? Farci del male da soli pare lo sport preferito di questa città, speriamo che questa volta le menti siano più aperte  perché se è vero che con i mattoni non si segnano i gol, come qualcuno superficialmente ha affermato, per anche vero che avere una squadra ad alti livelli per una realtà piccola come la nostra, è solo un vantaggio economico.
Avanti tutta, quindi, per una volta proviamo ad essere ottimisti, tenendo, come sempre, gli occhi aperti per capire chi vuole il bene e chi, invece, vuole il male alla Robur.

Antonio Gigli

Fonte: Fedelissimo Online