L’EDITORIALE di Andrea Bianchi

 

Altro che amaro in bocca, la sconfitta con il Parma fa impulsivamente incavolare tutti perché dopo un grande campionato, il congedo dal Franchi poteva essere meno scellerato. Certo, ci sono tante attenuanti a spiegarci che il ko poteva starci visto il primo tempo sciatto e stanco come gli stessi giocatori bianconeri che raggiunto l'obiettivo salvezza con due giornate di anticipo hanno forse mollato psicologicamente. Per riuscire a centrare il record dei punti, adesso, c'è bisogno di una impresa alla portata dei bianconeri sul campo di un Napoli che ha mille grattacapi. Si, il Siena può farcela per togliersi lo sfizio di un record che potrebbe essere l'ennesima ciliegina sulla torta di una stagione gagliarda e prima di iniziare le nuove battaglie che renderanno l'estate ancora più calda di quella preannunciata. Perché in città pare che venga giù tutto e forse per questo, sentito odore di bruciato, il più furbo se la squaglia quando infuria la battaglia. Infatti se ne stanno andando tutti ed un ulteriore problema del futuro riguarderà anche i ruoli. Perinetti a Palermo si trascinerà probabilmente anche il ds Faggiano e l'allenatore Sannino, Mezzaroma dovrà cercare i sostituti in una situazione di criticità tra conti in rosso e futuro dello sponsor Mps in bilico. C'è di più, perché in questo quadro così difficile a cui si aggiungerà anche la questione calcioscommesse, la piazza Robur non sarà più così appetibile come gli anni scorsi e almeno un no (nel ruolo di dirigente) c'è già stato nei giorni passati. Infine cosa accadrà nel Cda? La parte pro-Perinetti e critica verso il patron lascerà o continuerà a lavorare con Mezzaroma? Sembrerà paradossale, ma i tifosi bianconeri sono ormai vaccinati ai problemi di fine stagione, quasi fossero  fastidiose allergie. Dal 2004 ad oggi, regolari come le rondini, c'è sempre stato qualcosa a mettere in agitazione l'ambiente. Stavolta, però, c'è una consapevolezza diversa e la preoccupazione per il futuro è seria.