L’arte di arrangiarsi? Non è a Napoli ma a Siena

La Robur continua a far parlare di sé. E in termini entusiastici. Stavolta a Sportweek, il magazine settimanale de La Gazzetta dello Sport, a dedicare un pezzo a firma Luigi Garlando, su cosa sta facendo la Robur. Il titolo: “L’arte di arrangiarsi? Non è a Napoli ma a Siena”.

Di seguito il testo integrale:

Caro signor Benitez,possiamo suggerirle una gita a Siena? Probabilmente c’è già stato, lei che è un raffinato intenditore d’arte e che si è buttato subito con passione alla scoperta delle meraviglie di Napoli.Magra dirà senz’altro una rinfrescatina a Piazza del Campo. Il suo esigente appetito non verrà deluso. Nell’occasione prenda contatto Con Mario Beretta, allenatore del Siena. Una chiacchierata con il collega potrebbe esserle utile. Le anticipiamo qualche informazione sull’interlocutore.

Mario Beretta, senza una carriera da calciatore alle spalle, non ha avuto la fortuna di cominciare ad allenare nelle giovanili del Real Madrid. I suoi pulcini giocavano nel Centro Schuster, società della periferia milanese, zona Parco Lambro. Alla prima partita un bambino gli chiese: «Mister, dove lo trovoil7damarcare? Non hanno i numeri sulle maglie…». È stato il primo problema tattico di una carriera che non ha saltato un solo gradino di gavetta e che, dopo un lungo e meritevole percorso, lo ha portato in serie A. Beretta non ha avutola fortuna di diventare campione del mondo in due partite, grazie alle vittorie del predecessore, ma lucida le salvezze ottenute con Parma e Siena come trofei.

Oggi insegue la promozione in A con il Siena.Eccoci al punto, caro Rafa. Il Siena quest’estate ha subito punti di penalizzazione Per mancati pagamenti Irpef e Inps. A gennaio un ritocchino di altri 2 punti, oltre alla cessione forzata di due cannonieri,Giannetti e Paolucci, che portavano altrove un bottino di 12 gol. Come se De Laurentis le avesse venduto Higuain e Callejon, per intenderci. E poi pullman invece di aerei e trasferte ridotte all’osso per risparmiare, stipendi e campi d’allenamento perennemente a rischio di coperture economiche. Beretta si è rimboccato le maniche e si è arrangiato con i ragazzini, come al Parco Lambro. Ha coltivato i gol di Rosseti (19 anni), altro bel germoglio da mercato, ha valorizzato Spinazzola (21) e Schiavone (21). Per i problemi difensivi (lei, caro Rafa, sa bene quanto pesino…) ha trovato un’ottima soluzione reinventando centrale il vecchio Giacomazzi (36). E così, nonostante il problematico scenario, il Siena ha messo in fila 8 risultati utili (5 vittorie) e, senza i 7 punti di penalizzazione, oggi sarebbe secondo da solo alle spalle del Palermo. E ha raggiunto i quarti di coppa Italia.Anche per questo Mario Beretta è nel mirino di club di A e presto potrebbe ritrovarselo avversario, signor Benitez.

Accetti il consiglio: magari a pranzo davanti a una bistecca, si faccia raccontare del Siena rimasto senza banca, ma dignitosamente attaccato ai propri sogni. Vedrà che le faranno meno problema i fatturati degli altri e, riconsiderando la propria carriera, forse riuscirà a considerarsi perfino un allenatore fortunato. Lasciando in pace Conte e Mourinho.