L’analisi tecnica di Robur-Giana Erminio a cura di Francesco Guidarelli

La Robur pareggia nel turno infrasettimanale contro la Giana Erminio a conclusione di un incontro che ha visto prevalere le difese sugli attacchi; infatti una sola occasione da rete in tutta la gara, a favore dei bianconeri, sventata dalla pronta uscita del portiere a conclusione dell’unica azione degna di nota.

Mignani cambia profondamente la formazione e schiera una difesa inedita composta da Panariello, Sbraga e Terigi con Rondanini e Iapichino ai lati, a centrocampo Cruciani fa il suo esordio in campionato coadiuvato da Bulevardi e Damian; davanti Campagnacci a far compagnia a Marotta.

Il regista di centrocampo è forse stato il migliore in quanto si è sempre fatto trovare al posto giusto per ricevere la palla ed impostare il gioco ma sbocchi in avanti non c’erano e spesso la palla tornava ai difensori, anche in fase di interdizione si è fatto notare per il senso della posizione che gli ha consentito il recupero di diversi palloni, inoltre ha tamponato un contropiede pericoloso (con ammonizione) partito nella fascia di Iapichino, rimasto in avanti.

Gioco non ne abbiamo visto, Campagnacci faticava a smarcarsi mostrando ancora un po’ di ritardo sul piano atletico e l’intesa con Marotta ancora non c’è in maniera significativa per cui la manovra non aveva sbocco e l’azione rallentava paurosamente a ridosso dell’area; Rondanini ha avuto spazio per avanzare sulla destra ma questa posizione impone il rispetto di schemi precisi accompagnati dal movimento dei compagni che non c’è stato, un paio di affondi e poi stop.

Il modulo adottato ieri dalla Robur evidenziava preoccupazione forse eccessiva dell’avversario con la conseguente rinuncia al solito modo di interpretare le partite, fatto di slancio, decisione, fiducia nei propri mezzi ed un po’ di sfrontatezza, mancavano insomma verve e voglia di prevalere, tratti presenti nelle precedenti partite.

Davanti c’era una formazione molto ben organizzata che ha cercato il possesso palla continuo nell’attesa di un varco nel quale inserirsi velocemente, i nostri sono stati bravi ad arginare la manovra fuori dell’area ma la prestazione è stata tutta di contenimento. La Giana ha fatto vedere una grande densità a ridosso della palla e ripartenze veloci elaborate dal duo Pinardi-Bruno, i rossi si sono mossi in modo armonico portandosi all’attacco con 6/7 elementi per poi ripiegare in difesa con 10/11.

Conclusioni in porta però zero a dimostrazione della cura con la quale il nostro reparto difensivo, ieri molto numeroso, ha preparato la partita.

Nel mezzo il nostro trio si è dannato l’anima per arginare ma oltre la metà campo era come se si spegnesse la luce, poche idee e qualche passaggio banale nei piedi degli avversari. Marotta ha cercato di aiutare i compagni in tutti i modi, talvolta arretrando nella nostra metà campo per ricevere palla, si è buttato in avanti a tutta forza ma è risultato evidente che mancava una spalla adeguata.

Neppure gli inserimenti di Cristiani, Gerli, Lescano, Emmausso e Vassallo (forse un po’ tardive) cambiano la partita salvo la grande occasione capitata Cristiani, che non riesce a controllare la palla prima del tiro, al termine dell’azione più bella della Robur.

Si potrebbe dire che se la palla finiva in rete il Siena avrebbe potuto vincere ma sarebbe presuntuoso pretendere i tre punti con un solo vero tentativo.

Solo Terigi, nella ripresa, ha cercato la porta con due bordate dalla lunga distanza, tirate anche bene, ma su iniziativa personale dato che la squadra non riusciva ad elaborare trame offensive.

Siamo a due terzi del trittico settimanale di partite in calendario e tra pochi giorni si torna in campo; sicuramente Mignani ha necessità di dosare le risorse della squadra in modo da presentare ogni volta una formazione in grado di fare risultato ma alcune assenze ieri si sono sentite molto, Guberti e Neglia tanto per dire, la squadra non ha fornito alternative in termini di gioco e di iniziativa, nonostante l’impegno profuso da tutti quanti.

Le squadre affrontate nelle ultime due gare casalinghe erano belle toste e per motivi diversi sono scese al Rastrello cercando di vincere, in questi casi è importante non cadere nella ricerca affannata della vittoria che nel recente passato ci ha procurato cocenti delusioni, i due pareggi casalinghi rappresentano comunque un avanzamento in classifica e confermano l’imbattibilità dei bianconeri (non è cosa da poco).

Avanti dunque verso Olbia, il fattore campo non condiziona più di tanto e la Robur ha già dimostrato di avere gli attributi per vincere fuori casa, basta che torni a giocare con la voglia del risultato che la porti ad esprimersi come sa fare.

Fonte: Fedelissimo Online