KHARJA AL SECOLO XIX: “Vorrei far meglio di Motta”
Hernan Crespo e Sergio Floccari per leredità di Diego Milito, Houssine Kharja per quella di Thiago Motta. «So che non sarà facile – ha raccontato ieri il centrocampista, appena arrivato in ritiro – ma spero di fare anche meglio del mio predecessore». Come era stato per il brasiliano, anche per lex senese decisivo nellapprodo in rossoblù il colloquio con Enrico Preziosi, oltre che con Gian Piero Gasperini: «Avevo offerte pure dallestero, ma a me piace stare in Italia. E mi piace il bel calcio, ho visto come gioca il Genoa
Inoltre mi ha convinto parlare con il presidente, si capisce subito che è un vincente, e con il mister. Il Genoa mi seguiva da 3 anni, finalmente sono arrivato». Giusto in tempo per lavventura in Europa: «Tengo moltissimo alla coppa, è un privilegio poterla giocare e lobiettivo è andare più avanti possibile. Oltre a provare a ripetere lultimo campionato. Il Genoa gioca bene, ci sarà da divertirsi». Figlio del Mediterraneo, nato in Francia ma con il Marocco (la Nazionale in cui gioca) nel cuore, Kharja è italiano dadozione: ha giocato con Ternana, Roma, Piacenza e Siena. In questultima squadra lo ha allenato anche Mario Beretta, uno degli artefici della sua maturazione calcistica, il quale ha dichiarato a Radio Toscana: «Il Genoa ha sorpassato la Roma e la Fiorentina per il ruolo di favorita al quarto posto, dietro a Inter, Milan e Juventus. La società rossoblù ha operato molto bene sul mercato, rimpiazzando al meglio Motta e Milito». Pronostico dovuto anche alla presenza in rossoblù del suo ex allievo Houssine, che in bianconero giocava perlopiù da trequartista. Nessun problema, però, a rifare un passo indietro. «A Siena ho giocato più avanzato, ma in Nazionale faccio il playmaker davanti alla difesa, come alla Ternana e alla Roma».
Ieri primo, allenamento del pomeriggio, sotto la pioggia, e già i primi gol nel mini-torneo a 4 squadre da 6 giocatori organizzato da Gasperini. Centrocampista polivalente e poliglotta, Kharja parla cinque lingue: arabo e italiano, francese e inglese, nonché il portoghese imparato ai tempi dello Sporting Lisbona, che lo ha acquistato dal Psg. È nato il 9 novembre 1982 a Poissy, banlieue di Parigi dove vivono ancora genitori, le due sorelle e il gemello Lachen. «Un posto – ha raccontato qualche tempo fa – dove devi imparare la vita in fretta». Lo hanno aiutato il calcio e la religione, è musulmano praticante: «Mi è servita a rigare dritto, a non fare cazzate». Così si è formato il carattere forte, quello che gli fa dire: «Il Genoa non dovrà temere nessuno».
Francesco Bolzoni, uno dei volti nuovi di casa Genoa, lo ha già eletto suo compagno ideale: «Sono un incontrista, ma che fa pure costruzione di gioco. Direi che Kharja può essere il mio partner perfetto». Chiedere a Juric, linsostituibile: «Finché gioco bene, altrimenti no». E poi, mentre è rientrato alla base Vanden Borre e Fatic studia da mediano, a centrocampo cè Milanetto. Il regista prima scherza: «Deve correre la palla, più invecchio e più la penso così, tanto corrono Juric e Rossi
». Poi spiega: «Io leader dello spogliatoio? So qual è il mio compito qui, in campo e fuori, anche nellaiutare i nuovi ad acquisire la mentalità di Gasperini e del Genoa». Compreso Bolzoni, che aggiunge: «Lo scorso anno è stato sabbatico, ho avuto poco spazio, ora sono qua per dimostrare quanto valgo. Deve essere assolutamente la mia stagione, darò tutto».
Potrebbe però avere presto un altro concorrente. Enrico Preziosi ha annunciato che la caccia al centrocampista comincerà domani, contatti ci sono già stati per le 3 B: Battaglia, Biagianti e Brighi. Per Battaglia concorrenza di Parma e Lazio, nonché difficoltà legate alle intenzioni del presidente del Boca Juniors, Ameal: «Resta con noi». Lo stesso ha affermato il ds del Catania, Pietro Lo Monaco, a proposito di Biagianti, per il quale è stata formulata unofferta ritenuta insufficiente dai siciliani, possibile il rilancio. Il Genoa cerca prevalentemente un incontrista, vice-Juric, con doti di inserimento in avanti. Identikit che corrisponde a Matteo Brighi, il quale costa molto: nei prossimi giorni, comunque, Roma e Genoa riparleranno in seguito al sondaggio giallorosso per Rubinho (in caso di cessione, il Grifone tornerebbe su Stefano Sorrentino). Ieri il procuratore di Brighi, Vanni Puzzolo, ha detto a pianetagenoa1893.com: «Posso confermare che Matteo piace alla dirigenza rossoblù già dalla scorsa estate quando ci fu un sondaggio. Il giocatore vorrebbe rimanere a Roma, è la sua priorità, ma se arrivasse qualche offerta sarebbe valutata».
Fonte: il secolo XIX