Jacopo Viola: Adesso dobbiamo dare continuità ai risultati
Diciotto anni e la responsabilità di difendere la porta della Robur. E con un cognome che a Siena non suscita pensieri proprio benevoli. Ma tra i pali Jacopo Viola ha dimostrato in questo avvio di campionato di saperci stare eccome, dimostrando qualità importanti. È alla sua prima esperienza fuori da casa, ma Siena gli è piaciuta e sarebbe ben felice di rimanerci.
Prima Bastia, poi Rieti: due vittorie per riprendere il passo giusto. Con la speranza di proseguire questo filotto…
A Rieti abbiamo colto una vittoria importante, ma adesso dobbiamo dare continuità ai bei risultati che abbiamo ottenuto nelle ultime gare, cercando di portare a casa punti attraverso il gioco e non solo col carattere, come successo domenica. Come dice il mister dobbiamo però sempre pensare a migliorare sotto molti aspetti, anche se credo che la vittoria su un campo difficile come quello di Rieti significa che siamo sulla buona strada. Dobbiamo andare avanti così, senza farsi influenzare dall’obbligo di dover far risultato per forza, perchè altrimenti rischiamo di venir meno all’obiettivo principale che è quello di giocare bene al calcio, mezzo fondamentale per poi fare i risultati.
A livello personale l’avvio di campionato ti ha visto sempre titolare nella tua prima esperienza tra i “grandi”
Sono contento di aver scelto Siena e di trovar spazio in una piazza molto molto importante come questa. Sicuramente per quanto fatto fino ad adesso posso ritenermi abbastanza soddisfatto, ma non del tutto: l’obiettivo è quello di migliorare sempre e di esser importante per la squadra. A tal proposito credo che ho ancora molti difetti che devo migliorare e su cui lavoro ogni giorno col mister. La mia volontà è però quella di far bene qui e se possibile rimanerci anche in futuro.
Guardando la tua carta d’identità leggiamo nato a Lussemburgo.
È vero, ma sono italiano al 100%, solo che il luogo di nascita è Lussemburgo. Per questo ho la doppia nazionalità e chissà che non possa arrivare la chiamata della nazionale. Io spero sempre in una chiamata da parte della federazione lussemburghese: l’anno scorso fui parzialmente contattato ma poi per problemi fisico potei rispondere alla chiamata.
Un giovane a guidare una difesa fatta per buona parte di giocatori esperti. Come ti trovi?
Sia io che i miei compagni siamo molto fortunati ad avere a che fare con giocatori molto esperti, perché sono fondamentali ed aiutano molto il gruppo. Personalmente poi, in campo, sono a stretto contatto con Collacchioni e Nocentini, i due “anziani” che diffondo tranquillità a tutta la squadra, a partire da me. E parlando di giocatori esperti non si può dimenticare il capitano, che per adesso non l’abbiamo avuto a disposizione, ma che quando tornerà disponibile ci può davvero far fare la differenza: per l’esperienza che ha, per la lunga militanza in Serie A, ma soprattutto per la voglia e professionalità che è indiscutibile e dimostra sempre.
Infine, quale la tua impressione su Siena?
Per adesso più che positiva riguardo alla città e ai senesi. Non ci sono pressioni particolari e la domenica abbiamo tanti tifosi che ci sostengono, compresi bambine e famiglie che vengono allo stadio. Sono alla prima esperienza lontano da casa, ma sono contentissimo di esse venuto qui, dove ho trovato una città belle e con persone con cui mi trovo bene.
A maggio ragione allora c’è voglia di dare a Siena la gioia di vincere il campionato…
Lavoriamo per quello. La D però è difficile, con le nostre avversarie che non sono così inferiori noi come qualcuno poteva pensare. È un campionato livellato, che non è scontato vincere. È dura, ma noi ce la metteremo tutta.
Fonte: Il Fedelissimo