Ipotesi sul futuro del Siena
Dal clima d’incertezza che è piombato sull’intera città non è esclusa, ovviamente, l’AC Siena che, ad una settimana dalla fine del campionato, ancora non ha annunciato quali saranno le strategie e le prospettive future.
I problemi emersi negli ultimi mesi sono tanti e nessuno di facile soluzione e più il tempo passa e maggiore sarà l’impegno richiesto per la loro soluzione.
Il futuro della Robur è avvolto nella nebbia e le recenti dimissioni di Bellandi dal CDA non contribuiscono a migliorare la situazione anche perché arrivate dopo che erano note a tanti le profonde divergenze con l’azionista di maggioranza. Non da meno l’addio di Perinetti e quello probabile di Sannino, quest’ultimo ancora non ufficializzato solo perché Zamparini fa orecchie da mercante alle richieste, sicuramente legittime e condivisibili, di Massimo Mezzaroma.
A completare il quadro c’è poi la pesante situazione debitoria in cui si dibatte la società che, se è vero come è vero,che, grazie alla cessione del marchio è riuscita ridurne una parte, è altrettanto vero che i circa 50 milioni residui sono una cifra comunque importante.
A questo punto, come abbiamo già evidenziato in precedenti interventi, si rende necessaria ed inevitabile l’esigenza di trovare un nuovo accordo con lo sponsor e le istituzioni che possa dare maggiori certezze di quante ne esistano attualmente.
Ma quali potrebbero essere le soluzioni possibili? Ce n’è più di una, ma quella che sembrerebbe prendere sempre più corpo prevede un accordo con la banca circa il debito che sarebbe spalmato in più anni e una sponsorizzazione, ad una cifra inferiore dell’attuale, ma di maggiore durata nel tempo.
Spalmare il debito in più anni è una soluzione che porterebbe vantaggi diretti alla società – che avrebbe più respiro nella sua programmazione – e al contempo renderebbe più commerciabile la stessa in caso di cessione/acquisto.
In parole povere è come se si trasformasse il debito in un mutuo di cui si conosce rata e durata.
Lo stesso concetto può essere applicabile per quanto riguarda la sponsorizzazione che, seppur ridotta, si assesterebbe comunque tra le prime posizione dell’intera serie A per importo e durata.
Ovviamente tutto questo richiede, ammesso e non concesso che vada in porto, il mantenimento della categoria, in caso diverso le cose si complicherebbero e non di poco.
Occhiometricamente, ma non siamo troppo lontani dalla realtà, le entrate dell’AC Siena Spa si attestano sui 37 mln di euro annui, una cifra importante che però non consente di registrare tra le voci in uscita 35 mln solo per gli stipendi e questo sarà il primo obiettivo da raggiungere se veramente vogliamo dare un futuro alla Robur.
Da qui deriva la necessità di individuare e chiudere in tempi brevissimi per il nuovo DS, e poi a seguire (ma sempre rapidamente) il nuovo allenatore, se Sannino se ne andrà, senza trascurare il ruolo di DG, inevitabilmente da condividere con sponsor e istituzioni vista la particolarità del rapporto in essere.
Diventa di vitale importanza, alla luce dei tanti nodi da sciogliere, la tempistica.
Alcune indiscrezioni riferiscono che ci sarebbe già stato un primo incontro tra Mezzaroma e il sindaco Franco Ceccuzzzi, attendiamo fiduciosi quello con lo sponsor, con la speranza che si possa cominciare seriamente a programmare il futuro a cominciare dalla squadra che dovrà affrontare il prossimo campionato e che, per l’inchiesta in corso, potrebbe essere chiamata compiere uno sforzo maggiore di quello profuso in questa stagione. (NN)
Fonte: Fedelissimo Online