Intervento di Lorenzo Mulinacci
Sono stato per molto tempo nel dubbio se intervenire o meno sul momento poco felice della squadra, ma alla fine ho deciso di esprimere il mio parere al pari di tutti coloro che desiderano farlo.
Anche io sono rimasto sorpreso dal periodo non brillante della squadra soprattutto dopo il promettente avvio, ma come non mi sono esaltato prima non mi abbatto ora, forse perché abituato a combattere battaglie ben più difficili.
In queste situazioni mi vengono sempre alla mente le parole di Ciccio Cozza che intervistato da Il Fedelissimo, riguardo alla nostra realtà disse “ il pubblico di Siena è un po’ strano, sembra che tutto gli sia dovuto, ma le guerre si vincono e si perdono tutte insieme”.
Non nascondo la mia delusione per certe dinamiche che si innescano quando arrivano i momenti di difficoltà. Mi resta difficile capire come sia possibile che qualche tifoso non aspetti altro che le cose vadano male per dare libero sfogo alla propria rabbia, per manifestare in tutti i modi e con tutti i mezzi il proprio malcontento e rimanere in silenzio e senza mai esprimere la propria gioia nei momenti felici.
Nella passata stagione c’era chi voleva contestare fin dalla presentazione, chi chiedeva l’esonero di Conte dopo poche giornate e poi alla fine, quando c’era da festeggiare un importante traguardo, non c’era. Era forse rimasto deluso?
Come spiegarsi il fatto che negli ultimi 12 anni, i più esaltanti della storia della Robur con 4 anni di serie B, 8 di serie A e due promozione dalla serie B, abbiamo contestato tutti i presidenti, da Salvietti a Stronati, da De Luca a Mezzaroma? Qualcosa non torna.
Credo di avere l’esperienza per poter dire che noi tifosi, tutti, dobbiamo dare il massimo e stare vicino alla squadra nei momenti di difficoltà, spingerla dalle tribune e non offendere un giocatore al primo passaggio sbagliato o, peggio, perché ci è antipatico.
La mia speranza è che la società faccia quadrato e formi un blocco granitico con la squadra per affrontare al meglio questo periodo difficile, prendendo in seria considerazione di intervenire sul mercato, in accordo con l’allenatore, per migliorare la qualità della squadra.
Ho sempre considerato la Robur come un’unica entità costituita dal presidente, dal direttore sportivo, dal consiglio, dall’allenatore e dalla squadra e non sopporto quando una di queste componenti non rema dalla stessa parte, anzi rema contro.
Vorrei inoltre rivolgere un appello ai ragazzi diffidati. Ho detto a più riprese e lo ripeto che le diffide sono ingiuste e pretestuose. I Fedelissimi hanno compiuto i passi necessari, per evitare questa ingiusta punizione, senza però ottenere il risultato sperato. Non ci arrendiamo e siamo disponibili a qualsiasi azione che verrà organizzata in merito, vogliamo stargli vicino, fargli sentire il nostro affetto e la nostra solidarietà, ma mi sento di fare una appello con il cuore a questi ragazzi con cui ho condiviso i momenti più belli della mia vita di tifoso, affinché a partire dalla Fiorentina la squadra possa riavere il suo tifo per tutti i novanta minuti. Se questo non sarà possibile capirò i motivi e accetterò serenamente la loro decisione. Sarebbe però opportuno che per i rimanenti 75’ minuti tutta la curva inciti la nostra squadra, evitando quello che è successo nelle ultime partite quando i ragazzi che cercavano di trascinare tutti i tifosi sono stati ignorati dalla maggior parte della Curva. Capisco che tanti hanno conosciuto la Robur da vicino con la serie A o la serie B, ma c’è stato di peggio, molto di peggio, e cercare di salvaguardare quanto raggiunto in questi ultimi anni dovrebbe essere l’impegno primario di ogni tifoso. Diamo una mano a chi cerca di trascinare la Curva, aiuteremo il Siena in un momento difficile come quello attuale. Lorenzo Mulinacci
Fonte: Fedelissimo Online