Intervento di Lallo Meniconi

La cosa che mi ha fatto più riflettere dopo la gara di Genova, sono state le parole dell’allenatore Cosmi. La sua preoccupazione francamente mi destabilizza, perché se è turbato lui, figuriamoci noi tifosi. Dire che chi era in campo non ha capito bene quello che doveva fare, non depone certo a favore dell’undici bianconero, ma neppure di chi dovrebbe avere le idee più chiare della squadra da mandare in campo.

Certamente la sincerità è un pregio di Cosmi, ma oltre a questo bisogna trovare in breve tempo anche soluzioni che possano portare il Siena nella condizione di cominciare a fare punti, ma soprattutto trasmettere quella carica che certo non fa difetto al condottiero umbro.

Tante le cose che non sono piaciute contro la Samp, soprattutto l’approccio alla partita; lo scollamento fra i vari reparti denota ancora che non c’è una valida intesa fra gli uomini in campo e visto che i tempi non ci permettono di sperimentare varie soluzioni, bisogna al più presto trovare la quadra, sapendo che ormai gli uomini a disposizione sono questi.

Non scendo in dettagli tecnici ma mi sembra che a deludere siano stati alcuni elementi da cui ci aspettiamo molto di più. D’Agostino doveva essere quel giocatore che doveva prendere la squadra per mano. Mannini, dopo il deludente campionato dell’anno scorso era rivedibile, ma anche lui ha subito annullato la prova positiva offerta contro i granata. Per il resto non mi sento di pronunciarmi, perché la difesa deve trovare ancora certi automatismi come del resto il reparto offensivo. La cosa che comunque deve far riflettere è il fatto che Cosmi ha considerato la gara contro la Sampdoria, per come si erano messe le cose,  tutt’altro che difficile, anche se la compagine ligure sarà destinata a recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Questo vuole dire che se non si riescono a fare punti  quando le condizioni ce lo permettono, difficilmente potremo sperare di farne con squadre ancora più attrezzate.

Questa sosta permetterà all’allenatore della Robur di valutare tutti gli uomini a disposizione come i vari Martinez, Rodriguez, Campos Toro e lo stesso Ze Edoardo, forse da subito un po’ troppo sopravvalutato per gettarlo nella mischia. Bisognerà adesso vedere se questi giocatori, oltre a evocare luoghi suggestivi, sapranno giocare anche a pallone. La parola spetta a Cosmi, è lui che dovrà cercare di dipanare questa matassa con la chiara intenzione di trovare la formazione anti Udinese.

Il Siena è un cantiere aperto ma bisogna accorciare rapidamente i tempi dei lavori, pensando in positivo, perché come qualcuno ha detto “ in fondo alla salvezza mancano solo 5 punti”.

Lallo Meniconi.