Interventi di Eraclio Barsanti

Egregio direttore, a palle ferme e giochi fatti, sia permesso richiamare l’attenzione dei suoi tanti lettori sull’articolo apparso su tuttomercatoweb, da Lei opportunamente proposto nella rubrica “Rassegna stampa”. I troppi commenti negativi e i tantissimi sberleffi, uditi a giro per Siena o letti qua e là, anche se da sempre fanno parte del gioco delle parti, sembrano ingenerosi, almeno nei confronti di un professionista chiamato a operare in un mercato, complicato e difficile come quello calcistico, indossando, incolpevole, una maglina con un – 6 sulle spalle. Per non parlare delle altre zavorre, ben note e sin troppo pubblicizzate anche a livello nazionale, che da diverso tempo attanagliano la città, le sue eccellenze economico-culturali e la sua società calcistica. Immaginare che società calcistiche, operatori di mercato e calciatori, più o meno famosi, non abbiano fatto caso a queste negatività sarebbe negare l’evidenza, così bene riproposta e sottolineata in alcune ultime lettere di suoi avveduti lettori. La squadra è questa. Se purtroppo, o per fortuna, sarà il campo a dircelo nel corso dei nove mesi di estrema sofferenza che ci attendono. Ci salveremo, ma, ricordiamocelo tutti i giorni, solo e soltanto alla trentottesima di campionato. I molti suoi lettori sanno bene che inseguire per tutta una gara porta alla vittoria solo quando anche i supporters ci credono. Sono soprattutto loro che, fiduciosi, partecipi e coinvolti nell’impresa, trasmettono, col loro continuo incitamento, la suggestione che porta l’atleta, o nel nostro caso la squadra, a superarsi per agguantare avversario e vittoria proprio sul traguardo. Mi unisco, quindi, ai moltissimi tifosi bianconeri che, come Umberto e Lallo, gremiranno lo stadio nei nove lunghi mesi di sofferenza a venire, certi e convinti, per amor di Robur, di compiere l’impresa. Sotterriamo, pertanto, le asce di guerra, e non lasciamoci andare a recriminazioni e contestazioni che ora non servono più. Vogliamola, invece, questa salvezza, preparati a patire come non mai nell’attesa della vittoria liberatoria sul Milan, il 19 maggio 2013, sull’erba dell’amico Rastrello. Buon campionato Robur.

Eraclio Barsanti