INIZIA L’ERA NANNINI

Il dott. Mazzuoli riesce in poco tempo a costituire un consiglio direttivo di buona levatura. Ne fanno parte, tra gli altri, il conte Pannocchieschi D’Elci, il conte Berlingieri ed il dott. Danilo Nannini, ex giocatore bianconero. La forte personalita’ di quest’ultimo, unita alla sua grande comunicatività a ad un inesauribile amore per il Siena ne faranno il perno intorno al quale ruotera’ la societa’ bianconera per i successivi 30 anni. Il nuovo consiglio si propone di rilanciare l’A.C. Siena e di riportare la vecchia Robur in serie C. Viene costruita una buona squadra, affidata al neo allenatore Mario Genta, alla quale manca pero’ il valido centrocampista pescarese Di Clemente, fortemente voluto dalla societa’ e dai tifosi ma considerato non cedibile dal Pescara. Dopo un estenuante tira e molla, a pochissime ore dalla conclusione delle liste di trasferimento, Nannini noleggia un aereo e fa rotta su Pescara. Il ritorno dall’Adriatico con il giocatore e’ la prima grande “impresa” del Dottore con la quale conquista immediatamente tutti i tifosi. Il 26 settembre 1954 inizia il campionato di IV serie, che vede il Siena inserito in un difficile girone insieme alle compagini di Toscana, Marche, Umbria ed Emilia. Ma l’undici bianconero e’ una squadra di tutto rispetto e si insedia subito nelle prime posizioni della classifica insieme a Pisa ed Anconitana. Il calcio che si pratica al Rastrello, domenica dopo domenica, richiama sempre piu’ tifosi, tanto che il 20 febbraio 1955, in occasione del derby con la Lucchese, viene inaugurata la tribuna scoperta. Il Siena vince per 1-0 e si lancia in una fuga solitaria che le permettera’ di vincere il campionato con 5 punti di distacco sul Rosignano Solvay e 7 sul Sansepolcro. Ma non basta! Per andare in serie C e’ necessario vincere gli spareggi previsti. Il Siena viene accoppiato ai laziali del Colleferro, che il 22 maggio riescono a vincere per 2-1 al Rastrello! Incredibile, considerando che il Siena non aveva mai perso in casa durante il campionato. Si spera nella gara di ritorno, ma non si riuscira’ a far meglio di un 1-1. E’ una delusione cocente che si abbatte su Siena e sulla societa’, dalla quale solo il dottor Nannini sara’ capace di tirarci fuori. Eletto presidente, Nannini promette la C a breve termine ed affida la squadra a Vinicio Viani detto “Garone”. Dall’Empoli Viani porta con se’ 5 uomini protagonisti dello scorso campionato e li inserisce in quell’organico niente male che era il Siena della passata stagione. Nasce in questo modo un vero e proprio gioiellino che condurra’ un campionato entusiasmante, vibrante e denso di gioia come pochi altri nella storia dell’A. C. Siena. La partita d’esordio al Rastrello, il 2 ottobre 1955, vede il Siena sconfiggere il Cecina per 2-0 e sara’ la prima di ben 14 (quattordici!!) vittorie consecutive! La Robur uccide cosi’ il campionato e la Lucchese tenta di rifarsi lontano dal terreno di gioco, addirittura nelle aule di giustizia, denunciando la societa’ bianconera di corruzione ai danni del Bagni di Lucca, in occasione dell’incontro del campionato precedente. La prova e’ contenuta in un nastro registrato che viene esaminato dalla Comissione di controllo della FIGC. Ma se all’inizio della cassetta le parole del portiere del Bagni di Lucca sembrano non lasciare scampo al Siena, alla fine del nastro, fortunatamente ascoltato per intero dai giudici della Federazione, alcune frasi registrate inavvertitamente costituiscono la prova schiacciante dell’innocenza del Siena e della messa in scena da parte lucchese! Il caso viene archiviato e ci si rituffa sul rettangolo verde, dove il Siena e’ atteso dagli spareggi-promozione per l’accesso alla serie C. Stavolta gli avversari sono i romani del Chinotto Neri dalle orribili maglie nero-giallo-verdi, che il 28 maggio 1956 scendono al Rastrello e, forti di un robusto catenaccio, riescono a portar via un prezioso 0-0. L’incubo del Colleferro torna ad aleggiare su Siena e si ritorna a sperare di cambiare le cose nella partita di ritorno. Il 4 giugno piu’ di duemila senesi seguono i bianconeri al Velodromo Appio di Roma. Appena iniziate le ostilita’ il centravanti capitolino sfugge alla nostra difesa e coglie il palo alla sinistra dell’immobile Francalancia. E’ la sferzata che carica il Siena che, vinta ogni remora psicologica, si getta all’attacco a testa bassa: finisce 5-1 per noi, con tripletta di Tambani e festeggiamenti per tutta la notte nella nostra citta’!! Conquistata la serie C, siamo chiamati agli scontri per l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia di IV serie, insieme alle altre tre societa’ che hanno superato gli spareggi per la promozione in C: Reggiana, Biellese e Reggina. Superata quest’ ultima 3-0 a Siena e 1-1 a Reggio, possiamo disputare la finale con la Reggiana. Poiche’ ognuno vince fra le mura amiche, e’ necessaria una “bella” il 7 luglio a Bologna. Il Siena, sospinto da 3.000 tifosi in un caldissimo pomeriggio, vince per 3-1 ed e’ Campione d’Italia di IV serie!!