…. in fin dei conti il Siena è una fede

Sarebbe bello parlare di un’attualità diversa, di un Siena che gioca e vince o perde le sue partite, di formazioni, insomma di tutto ciò che poi è il calcio, ma purtroppo non è così. Questa stagione non sarà ricordata con piacere, per come è iniziata e per come si accinge a giungere alla fine. Tra pandemia, errori, situazioni grottesche e chi più ne ha più ne metta, in molti tifosi alberga la speranza che tutto finisca presto e si giri la pagina. Già, i tifosi, anima e cuore della squadra, lontani dagli stadi e costretti a mendicare una notizia qualsiasi pur di sentirsi vicini in qualche modo. E’ in atto un lento ma inesorabile disamoramento, non voluto, ma imposto da quanto sta succedendo nel mondo. Si parla poco di calcio – giustamente vista la situazione sanitaria ed economica– pochi coltivano ancora i sogni, grandi o piccoli che siano, quello che era il nostro mondo, la nostra vita sociale è praticamente azzerato. Davanti alle difficoltà per tenere in piedi un’attività o salvaguardare il posto di lavoro, tutto passa in secondo piano, in primis il calcio, sport sempre meno sport, ma comunque una passione che aiuta a vivere. Ci sarà da ricostruire tutto, ripartire dalle macerie che il covid si lascerà dietro di se, dagli errori commessi, ma un anno lontani dallo stadio lascerà il segno inevitabilmente. Pensare al futuro è un esercizio difficilissimo, quasi impossibile, ma un futuro ci sarà e per quanto ci sarà consentito dal ruolo, saremo noi tifosi a disegnarne i contorni. Cominciamo a pensarci, in fin dei conti il Siena è una fede che, niente e nessuno, può toglierci. (nn)

Fonte: FOL