Il Varese sorprende il Siena, sorpasso Atalanta

Il Varese batte il Siena e conquista la terza vittoria consecutiva che coincide con il dodicesimo risultato utile messo in fila dalla terribile matricola di Beppe Sannino, a suo agio fra le grandi del torneo cadetto. I padroni di casa (quarti) e gli ospiti (secondi) rendono onore alle loro rispettive posizioni in classifica e non si sottraggono ad esprimere un gioco di alto livello. Dai toni spettacolari, fin dalle prime battute caratterizzate da estrema vivacità. Al 5’ Pesoli, in campo grazie a un’infiltrazione a causa di una fastidiosa contusione all’alluce, perde palla e Brienza cerca di approfittarne ma il suo tiro viene respinto dal provvidenziale Zappino. È il 5’ e la squadra di Conte non perde tempo cercando di insistere: questa volta è Mastronunzio a provarci ma Zappino è nuovamente puntuale. La formazione di Sannino si fa vedere con Zecchin che non trova, tuttavia, la mira giusta al 10’. Sull’altro fronte, Brienza pare incontenibile ma le sue iniziative si infrangono davanti all’attenta retroguardia di casa, la migliore del campionato avendo subito appena 13 gol. Il Varese sa, dunque, coprirsi molto bene ma si fa apprezzare anche per il possesso palla, oltre che per la rapidità sulle fasce. Da sinistra, la scheggia Carrozza sforna un pallone invitante per Ebagua che, libero a centro area, è in ritardo e non raggiunge la sfera. Al centravanti evidentemente non piacciono le cose semplici e, pochi istanti dopo l’errore, il nigeriano sorprende il folto pubblico del Franco Ossola con un gol capolavoro: Zecchin calibra un bel cross dalla destra ed Ebagua, a centro area con le spalle alla porta, devia in porta con un diabolico colpo di tacco confezionato al 14’ con il piede sinistro. Il Siena accusa il colpo e il Varese insiste trascinato proprio dalle ali, Zecchin e Carrozza, una vera spina nel fianco della retroguardia toscana. Gli uomini di Conte si svegliano al 36’ quando Zappino blocca un sinistro di Brienza ma è la truppa di Sannino a chiudere la frazione iniziale in avanti: al 45’ Pesoli, con una prepotente inzuccata, indirizza verso la porta e Mastronunzio salva il proprio portiere smorzando la palla con una mano. L’arbitro Pinzani non vede mentre il Varese reclama il penalty. Nella ripresa, Conte cambia modulo e passa al 4-3-3: la squadra cresce a centrocampo ma non riesce a trovare il pari. Merito anche di Zappino che salva il risultato in parecchie circostanze. Insomma, i padroni di casa erigono una vera barriera davanti alla porta dell’ottimo Zappino che risponde a Marrone e non ci casca neppure davanti a Vergassola. Il Varese può dunque coronare il 2010, anno del centenario societario e del ritorno in B, con la consapevolezza di potersela giocare con le grandi del torneo cadetto. (Filippo Brusa)

Fonte: La Gazzetta