Il Siena passa ai rigori. Ma che gara a Palermo!
Ogni volta che c'è l'illusione che la partita si possa chiudere, c'è sempre qualcuno pronto a salire in cattedra e cambiare le sorti di un Palermo-Siena che non finisce più. Nei 90 minuti regolamentari i continui ribaltoni portano al 3-3, con un grandissimo Ilicic che firma la tripletta per arginare i toscani che si propongono più coralmente con Reginaldo, Larrondo e Gonzalez. Nei supplementari passa il Palermo per primo con Bertolo, che è fortunato per una deviazione di Pesoli, e Angelo pareggia i conti. Servono i calci di rigore per scrivere la qualificazione storica ai quarti di Coppa Italia del Siena. Ora, dopo tutta la faticaccia, c'è solo da aspettare il turno tra Udinese e Chievo a gennaio per sapere il nome del prossimo avversario.
testa al campionato— Parola d'ordine: turnover. Come da tradizione, lo scarso appeal della Coppa Italia e l'istinto di conservazione pro campionato portano Mangia e lo squalificato Sannino (sostituito da Ciccio Baiano) a cambiare moltissimo nonostante le parole – poco convincenti in realtà – sullo spessore della Coppa. D'altronde per i siciliani c'è il derby col Catania alle porte, mentre i toscani si ritrovano sabato in casa del Milan. Per il Palermo, quindi, c'è una lista foltissima di habitué non convocati che lasciano spazio a cinque primavera, per il Siena parte del gruppo è rimasto direttamente a Colle val d'Elsa a preparare la prossima trasferta.
questione di motivazioni— L’atteggiamento in campo è completamente diverso. Il Siena
aggredisce gli spazi, è pronto a ripartire ed è preciso quando il trio Reginaldo-Larrondo-Gonzalez cerca il dialogo, mentre il Palermo è poco brillante in avanti e mostra una difesa troppo ballerina. I toscani si scaldano con un paio di conclusioni del tandem argentino e poi sbloccano il risultato con Reginaldo al 21’. Emblematica l’azione del vantaggio, con la cooperazione dei tre punti di forza bianconeri: Gonzalez ruba palla a un distratto Aguirregaray, mette dentro per Larrondo, fermato dalla traversa, e poi spunta Reginaldo, pronto a insaccare di testa. Nonostante una prova opaca, il Palermo riesce a riaprire la gara con il rigore per il fallo di Bolzoni su Della Rocca. La battuta di Ilicic è esemplare: palla sotto l’incrocio dei pali e Pegolo dalla parte opposta. Il Siena, però, è decisamente più energico, tanto che dopo un minuto Gonzalez segna il 2-1. Deliziosa la triangolazione dell’argentino con Grossi e palla di nuovo in rete. Mangia non può essere soddisfatto, i suoi sono troppo leggerini. Alla fine, probabilmente, è una questione di stimoli: sembra che ci sia bisogno di andar sotto di un gol perché il Palermo ci metta la cattiveria che lascia intravere negli ultimi minuti.
ancora ilicic, ancora reginaldo— Neanche il tempo di entrare in campo che Ilicic dà una nuova scossa. Lo sloveno si fa trovare pronto a centroarea, mentre la difesa senese non è affatto impeccabile. Girata di sinistro e 2-2, con quarantaquattro minuti da giocare ancora. Nel frattempo una capocciata tra Larrondo, Migliaccio e Cetto mette ko l'attaccante, costretto a uscire. Le squadre si allungano, gli spazi si aprono e Reginaldo, ancora lui, ne approfitta di nuovo: arriva al tiro, Brichetto si oppone, ma sulla ribattuta il brasiliano non perdona. 3-2. Il Siena ha l'opportunità di dilagare, ma il portiere rosanero – subentrato a Tzorvas – mette le mani sul tiro a due passi dalla porta di Reginaldo. La pressione sale, Gonzalez si mangia un gol colossale, mentre i rosanero si affidano a Ilicic in avanti. La squadra di Mangia chiede pure il rigore per l'intervento di Contini su Bertolo, ma Gervasoni fa proseguire, così come quando i palermitani protestano per un tocco di Angelo, con la mano secondo i padroni di casa. Sannino si agita dalla tribuna, strilla indicazioni, Mangia invece appare più rassegnato. Quando ormai tutto sembra proiettare i toscani ai quarti, c'è l'ennesimo ribaltone. Gervasoni fischia stavolta il penalty in pieno recupero per un intervento di Angelo su Bertolo e super Ilicic firma dal dischetto la tripletta personale che vuol dire supplementari.
fino all'ultimo respiro— Tutto salta: schemi, logica e pure la panchina, visto che Mangia si fa espellere e le due squadre si ritrovano con i secondi in panchina, Onofrio Barone e Ciccio Baiano, compagni di squadra nel Foggia di Zeman. Nella partita infinita del Barbera il tabellone dei gol impazzisce. Bertolo segna il 4-3, con una deviazione di Pesoli, Angelo entra palla al piede in area siciliana e mette dentro il 4-4. 120 minuti non bastano però per decidere chi deve andare avanti, servono i calci di rigore. Per il Palermo sono un disastro: tre errori, con Bollino, Ilicic e Cetto. Il Siena, invece, è chirurgico con Gonzalez, Pesoli e Angelo e la qualificazione, dopo tanto sudore, è in tasca.
Fonte: Gazzetta