Il San Miniato chiede la liquidazione dell’Acr Siena: se ne parlerà il 7 settembre in Tribunale

Aspettando le mosse degli ex giocatori, che hanno già messo in mora la società per non aver pagato stipendi, bonus e Tfr di giugno (e in ballo ci sarà anche luglio), a portare in tribunale Montanari è il San Miniato, per la vicenda del mancato pagamento delle rate per il settore femminile. Montanari non avrebbe rispettato quando promesso – non solo accordi economici, ma anche ad esempio fornitura di materiale o la possibilità di allenarsi al Bertoni – e allora il gruppo sportivo neroverde, dopo essersi appellato alla giustizia sportiva (si ricorderanno i verdetti di Tfn, Caf e Collegio di Garanzia), ha bussato alla porta del Tribunale di Siena, sezione civile. Il 7 settembre, tre giorni dopo l’udienza del Tar, Gs San Miniato e Acr Siena sono convocati alle ore 13 davanti alla giudice delegata Valentina Lisi, che stabilità se ci sono i presupposti per aprire la liquidazione giudiziale, in sostanza il fallimento del debitore che consente di liquidare il patrimonio ripartendo il ricavo in favore dei creditori.

“È vero che l’importo non è eclatante, si parla di circa 30-33.000 euro, ma per un movimento femminile è una cifra importantissima – sottolinea a Gazzetta di Siena Claudio Gasperini Signorini, presidente del GS San Miniato – l’Acr Siena, in questo percorso di 15 mesi, ha mortificato tutto quello che poteva essere mortificato a Siena, compreso il San Miniato e il calcio femminile. Ci siamo sobbarcati l’onere di tutto lo scorso anno e faremo in modo che il femminile a Siena permanga, con tre squadre di bambine, mentre la prima squadra non riusciamo ad organizzarla”.

L’udienza del 7 settembre, sostiene Gasperini, influenzerà anche quella di tre giorni prima. “Montanari non si può presentare il 4 all’udienza per ottenere un titolo sportivo con pendente una richiesta di fallimento: così non ci sarebbero i presupposti per potergli affidare un percorso sportivo”. Vedremo quindi se nei prossimi giorni Montanari avrà “voglia di continuare con questo muro contro muro, oppure getterà la spugna”.

A Siena negli ultimi due anni “si sono visti una serie di errori, di banalità, che si potevano evitare – conclude Gasperini – il Siena poteva tranquillamente veleggiare in acque tranquille nel professionismo italiano. Così non è stato, sono state fatte scelte sbagliate. Chiedo che ci sia una maggiore programmazione a Siena, senza la quale non si andrà da alcuna parte. Chiedo una maggiore programmazione anche sul settore giovanile, perché ci sono almeno tre realtà a Siena importantissime che fanno calcio e che devono essere coinvolte in qualunque processo riguardi il professionismo, sperando che a Siena si torni presto a questo livello”.