Il momento è difficile ma i tifosi non mollano. Mulinacci: “Speriamo che da ora in avanti qualcosa torni a sorridere”

Nonostante il momento non sia sportivamente tra i più felici, a voler usare un eufemismo, la cena di ieri per la consegna del Fedelissimo d’Oro a Francesco Disanto ha radunato un buon numero di tifosi presso la sede del Siena Club Fedelissimi in Viale Europa. Tanto l’affetto mostrato da parte dei sostenitori nei riguardi dell’attaccante bianconero, che si è intrattenuto a parlare con molti di loro e ha raccontato anche qualche aneddoto della sua avventura con la maglia della Robur. Spazio anche ad autografi e foto, tra gli altri Alessandro Di Placido con il quale ha immortalato la classica cornice di fine stagione che raccoglieva tutti i biglietti delle partite del campionato. Non sono mancati ovviamente i cori di incitamento, molta era anche la curiosità di sapere quale potrà essere la prossima destinazione del numero 7, che però non ha ancora sciolto le riserve in merito. “Ringrazio Francesco per essere venuto – sottolinea il presidente del Siena Club Fedelissimi Lorenzo Mulinacci nel suo intervento durante la premiazione – perché la sua presenza non era scontata. Non sono in tanti ad aver vinto due volte il Fedelissimo d’Oro; se l’anno scorso era meritato, quest’anno lo è ancora di più. Oltre ad essersi confermato, Disanto ha realizzato tantissimi gol. Purtroppo il campionato, soprattutto nella seconda parte, non è andato come speravamo. Nel calcio purtroppo tifosi e squadra sono accomunati dalla stesso destino, ovvero quello di subire decisioni che piovono dall’alto e che nostro malgrado dobbiamo accettare. Sono 50 anni che vengo a vedere il Siena, ma le cose che ho visto in questa stagione, tutte insieme, non le avevo mai viste. Siamo arrivati all’epilogo, speriamo che da ora in avanti qualcosa torni a sorridere, perché onestamente come tifoseria non meritiamo tutto questo”.

Fonte: Fol