Il trionfo del Mazzola Val d’Arbia: ne parliamo con il portiere Federico Florindi

E’ notizia di pochi giorni fa la vittoria del campionato di Promozione per l’accesso all’Eccellenza di una squadra molto conosciuta: i bianco celesti del Mazzola Val D’Arbia del Patron Antonello Pianigiani. Una realtà calcistica provinciale interessante che da anni fa parlare di sé e può considerarsi la seconda squadra di Siena. Alla partita clou di domenica erano presenti, si narra, circa 1000 spettatori con larga rappresentanza ospite del Cecina. Insomma… piccole realtà crescono! Ne parliamo con Federico Florindi, portiere classe 1999, senese doc, del Bruco. Un protagonista di questo campionato. Una carriera, quella di Federico, alternata allo studio e al dare una mano al ristorante del babbo, anch’egli ex giocatore che, pur essendo un tifoso bianconero, non perde una partita del figlio. Ma ora in Eccellenza…si comincia a far seria la faccenda…….

Raccontaci di te. Dove sei nato e della tua carriera sportiva, dagli inizi fino ad oggi.

Sono nato a Siena e dove vivo. Ho cominciato piccolissimo: a 4 anni nel San Miniato per passare al Mazzola e poi un anno nella Juniores della Robur Siena. Ho fatto la  Berretti e poi sono stato aggregato come terzo portiere alla prima squadra (un sogno per ogni senese!). Poi in prestito a San Donato Tavarnelle, successivamente all’Armando Picchi e Colli Marittimi, dove vinsi il campionato di Prima Categoria. Da tre anni, grazie al Ds Rappuoli, sono approdato al Mazzola.

Nello specifico quest’anno quante presenze? Ci risulta che sia con il Cecina – la partita chiave di questo campionato – sia a Gambassi, le tue parate sono state determinanti. In particolare quali sono stati i momenti più esaltanti della tua stagione? E quali i momenti più neri? Eravate partiti per giocarsela o per vincere fin dall’inizio? Quanti senesi ci giocano in squadra?

Quest’anno ho collezionato 15 presenze con 6 goal presi (3 rigori). E’ stato l’anno migliore, della maturità sportiva anche se ho solo 22 anni. Momenti belli certo: ovviamente con il Cecina ma anche con il Gambassi Terme e Sant’Andrea, dove feci parate importanti. Non ho avuto momenti difficili.  Forse all’inizio, come tutta la squadra, non ingranavamo. Poi sapete tutti come è finita in gloria! Il Mazzola è partito subito per fare un campionato di vertice e non ci nascondevamo. Il girone era tosto ma l’appetito vien mangiando soprattutto se le avversarie sono squadre attrezzatissime come lo Sporting Cecina. Siamo quasi tutti di Siena, del settore giovanile del Mazzola. Solo 4 non sono di Siena.

Ora sei al Mazzola del Patron Pianigiani (protagonista in passato anche della Robur e più volte vicino a clamorosi ritorni nella società mai concretizzatisi per vari motivi) . Cosa mi sai dire di questa piccola ma interessante realtà del calcio senese? Vi considerate la seconda squadra di Siena o rappresentate una realtà fuori dal contesto comunale?

Il Mazzola è mutato negli anni. Soprattutto dopo la fusione con la Val D’Arbia. Devo essere sincero, anche se rappresentiamo 3 comuni noi ci sentiamo la seconda squadra di Siena.

Il campionato di Eccellenza è una categoria “importante” dove non è raro trovare giocatori blasonati o addirittura realtà come il Livorno. Come pensi la affronterete? E soprattutto, tu sei pronto a giocartela?

Il campionato di Eccellenza è un bel campionato. Solo a pensare che ci sono squadre come il Livorno vuol dire” tanta roba”. Noi giocatori siamo consapevoli del traguardo raggiunto e che non è stato per niente facile. A livello personale mi sento maturato e soprattutto pronto per affrontare questo campionato, ma bisogna vedere ovviamente se mi tengono (ride, ndr). Ora sono più consapevole dei miei mezzi e non vedo l’ora di giocarmela. Saluti a tutti i tifosi della Robur e del Fedelissimo on line. (Federico Castellani)

Fonte: FOL