IL CAMPIONATO DEI “SE” E DEI “MA”

Questo campionato, comunque vada, sarà ricordato come quello dei “se” e dei “ma. Se le scelte in fase di calciomercato fossero state diverse, se Malesani fosse arrivato prima, se il Siena avesse giocato sempre come a San Siro stasera, se l’arbitro Peruzzo non avesse fischiato quella punizione, se se se…. Purtroppo i risultati sono questi e con i “se” e i "ma” si va poco lontano. Oggi il Siena avrebbe ampiamente meritato la vittoria, come tutti i mass media confermano e come lo stesso Mourinho ha dichiarato, ma (e rieccoci…) con gli elogi e basta non si va da nessuna parte, servono punti ed in fretta.

Commentare la gara di stasera estrapolandola dal resto del campionato, è un esercizio fine a se stesso. Il Siena visto stasera alla Scala del calcio è stata una gioia per gli occhi. Abbiamo contrastato l’Inter dei campioni ribattendo colpo su colpo, rimontandola per ben tre volte e dominadola nel secondo tempo, quasi che le posizioni in classifica fossero state capovolte. Non c’è stato niente da fare, vuoi per l’arbitro, vuoi per la forza ed il carattere degli avversari, vuoi (soprattutto) per la sfortuna. Mercoledì avevamo bocciato tutti, inesorabilmente, stasera dobbiamo elogiare i bianconeri scesi in campo. Tutti, ma proprio tutti, hanno risposto alle nostre richieste, onorando quella maglia alla quale noi tanto teniamo, sfiorando un’impresa storica. Una squadra completamente diversa in tutto e per tutto a quella vista contro i cugini viola che potrebbe farci tornare qualche speranza, se (ancora…) non fosse per la sempre più drammatica posizione in classifica. La rabbia al fischio di chiusura vista in campo ed esaltata dal gesto forse ingenuo, ma dimostrativo, di Cribari, è la rabbia di tutti noi, del popolo bianconero, consci di aver solo sfiorato un’impresa memorabile, con pieno merito.

Per salvarsi, oramai, non serve un trend “normale”, ma le imprese e contro l’Inter poteva essere la prima di queste. Così non è stato, non ci resta che aspettare domenica prossima, sperando che l’aria fredda ma entusiasmante di San Siro risvegli ancora i nostri giocatori. C’é poco altro da dire, se non che un arbitro che per la prima volta dirigeva i nerazzurri campioni d’Italia, difficilmente avrebbe guardato di buon occhio una sconfitta di quest’ultimi ed è, ovviamente, corso ai ripari. Ragazzi, la carriera è importante….anche lui tiene famiglia. Antonio Gigli.

Fonte: Fedelissimo Online