Il Bicchiere a cura di Federico Castellani

Brutta storia. La partita di martedì con la Fermana può essere classificata così. Una brutta storia calcisticamente parlando. Ci stanno le sconfitte ma così obiettivamente brucia da morire. Per la partita e anche per certe esternazioni contro uno dei protagonisti assoluti di questo e del campionato scorso. Mi riferisco a Lanni che è stato apostrofato da qualche tifoso di tribuna coperta in malo modo per una prestazione obiettivamente scarsa. Ma succede. Succede a tutti i portieri. Da Buffon a Donnarumma. Mi sento perciò di stigmatizzare il fatto e solidarizzare con il giocatore capitano che, per la totalità dei tifosi, resta un pilastro. Serata da dimenticare dove si percepisce che la squadra nella sua interezza ha delle fragilità nonostante i tanti infortuni. Ma le rose sono fatte appunto da molti giocatori e gli infortuni ci sono e ci saranno sempre. Non abbiamo accettato di portare a casa solo un pareggino e abbiamo permesso ai marchigiani di bissare il successo con un angolo allo scadere con un colpo di biliardo che raramente riesce. Andiamo avanti ma obiettivamente sarà dura. Molto dura. Andare intanto a Gubbio, scatenato, a fare la partita con i capelli al vento mi sembrerebbe un azzardo già pagato anni fa proprio contro Braglia a Pescara. Se sono così bravi toccherà a loro farcelo vedere. Io mi arroccherei tipo Fermana e poi chissà…..hai visto mai…una ripartenza fatta bene…..Ma sarà chi di dovere ad inquadrare e preparare la gara.

Mezzo pieno

Solo la prova di Frediani, che dall’alto delle sue 150 presenze in Lega Pro e 6 in serie B, forse merita qualcosa di più che sporadici passaggi negli ultimi 5 minuti. Numerosi cross, ben fatti con un assist, un goal, un palo. Mi sembra un buon biglietto da visita.

Mezzo vuoto

Si sono visti giocatori molto meno brillanti atleticamente di quello al quale ci avevano abituato. Specie a centrocampo. Probabilmente han bisogno di rifiatare. Parlare poi del portiere mi sembra inutile ma, ripeto, una giornata storta capita a tutti. E poi i goal spesso sono il frutto di un complesso di fattori. Non ultimo indecisioni a centrocampo e difensive. Dopo avere ripreso il risultato non abbiamo avuto l’umiltà e soprattutto l’equilibrio di portare a casa il pareggio. Pareggio che avrebbe smosso la classifica e soprattutto non ingenerato sensi di sconforto generale. Nonostante dalla panchina, con la sostituzione di un attaccante con un mediano, il segnale era stato chiaro. Ma la squadra era oramai in orgasmo e spingeva senza rallentare e chiudersi o palleggiare,  ma a centrocampo non in difesa! Inconsapevole di avere finito la benzina. Forse con il Condottiero in panchina – e non in tribuna – a fargli due urlacci e richiamarli ad una condotta più speculativa e concentrata nel finale (senza invadere  il campo…) poteva essere utile! Riavvolgiamo il nastro e ricominciamo. Forza Siena e forza la Robur

Fonte: FOL