Il Bicchiere a cura di Federico Castellani

Ancora avanti. Piccoli passi, d’accordo, ma ieri era una partita nella quale l’imperativo era non perdere. Si potrebbe chiosare che forse, fra le due, hanno guadagnato più i marmiferi che noi. Non fosse solo perché era uno scontro diretto fuori casa. Ma in queste partite meglio due feriti che un morto sentenziava il buon Nelso Ricci, indimenticato DS bianconero. Andiamo avanti così, rimanendo ampiamente in scia e concentrandosi sulla prossima con la Fermana. Quella sì che potrebbe essere un piccolo spartiacque su cosa vogliamo fare da grandi. Partita quindi relativamente tranquilla dove alla fine si può scrivere: e tutti vissero felice e contenti.

Mezzo pieno

Un Siena accorto, mai deconcentrato, alla ricerca di un’imbucata che per poco non ci riesce, nella consapevolezza che chi segnava per primo, molto probabilmente, portava a casa bottino pieno. Un grande Favalli e un ottimo Raimo, vera sorpresa del campionato, oramai un idolo della Piazza.

Mezzo vuoto

Il Siena soffre i centrocampi affollati, in particolare a cinque, e non sembra poter controbattere efficacemente per imporre il proprio gioco ma piuttosto rinchiudersi e ripartire. Tutto bene. È una strategia italica consolidata che spesso ha prodotto grandissimi risultati. Però quando alcuni interpreti non sono al meglio, vuoi perché ben controllati e conosciuti, vuoi per una giornata non particolarmente brillante, sprechiamo quelle importanti occasioni che inevitabilmente ti capitano. In mancanza di un Disanto ammonito per proteste (ancora!) sono curioso di capire come ci schiereremo martedì notte. Sarà l’ora dell’ex Frediani? O ci sarà un rimpasto fra i soliti? Rimane ancora un lecito dubbio sul mancato e concreto impiego di alcuni giocatori come Bianchi, del quale noi tifosi conosciamo bene il valore. Un motivo ci sarà sicuro. Per ora va bene così e non è giusto portare critiche o perplessità alla luce dei risultati fin qui ottenuti. Avanti così miei prodi! Forza Siena e forza la Robur.

Fonte: FOL