Il Bicchiere a cura di Federico Castellani

Inevitabilmente è arrivata la prima sconfitta e la prima delusione. Tutto normale in un torneo. È impensabile ovviamente vincerle tutte o fare punti sempre, senza peraltro subire mai goal. Tuttavia lascia un sapore un po’ più amaro questa sconfitta. Soprattutto per il modo, senza praticamente scendere in campo e lasciando un pallido ricordo delle precedenti prestazioni di gruppo tutto cuore, grinta e corsa. Una partita dove si è chiaramente visto che senza un “puntero” sarà molto dura proseguire con buoni risultati. Passaggi a vuoto occasionali? La speranza è quella di sì. Anche perché, onestamente, ieri non abbiamo incontrato una squadra tosta. Una buona squadra, sì, ma non certo superiore per esempio ad un Pontedera o Ancona dove invece abbiamo meritato. Ieri sinceramente no. Molte prestazioni sotto la media, insufficienti e con sostituti che ancora oggi non danno garanzie o spinte decisive per ribaltare l’inerzia del match. Ma non c’è tempo di leccarsi le ferite. Mercoledì arrivano i romagnoli gasati a mille con quel Santini goleador che tanto ci fece gioire anni fa e del quale teniamo un bel ricordo. Peccato non averlo fra noi. Il contatto c’è stato ma non è andato a buon fine. Peccato. Era il tipo giusto per questa squadra di Pagliuca.

Mezzo pieno

Il rientro di Paloschi che potrebbe ridarci un po’ di tranquillità là davanti anche se sembra piuttosto timido ancora. Un Favalli decisamente sopra la media unico, assieme a Crescenzi, a meritarsi un plauso.

Mezzo vuoto

Un passaggio a vuoto. Normale si potrebbe pensare. Vedo però una squadra con alcuni elementi giù di corda. Se la nostra forza è il gruppo e non i singoli ieri è mancato proprio questo. La concentrazione per esempio: abbiamo visto almeno 4 passaggi indietro dalle misure sbagliate e quanto mai pericolosi che solo per la scarsezza degli attaccanti rossoblu non si sono concretizzati. Anzi, da uno da uno di questi, ne è scaturita la punizione dalla quale è venuto il primo goal. Troppi lancioni senza peraltro avere mai la gamba per controbattere sulle seconde palle. Centrocampo spesso lento e molle. Resettare subito e forse avvalersi di qualche elemento più fresco e battagliero. Mercoledì è di nuovo battaglia e probabilmente più dura che con la Torres. Forza Siena, Forza la Robur.

Fonte: FOL