Il  Bicchiere a cura di Federico Castellani

Un’altra giornata di gloria per noi tifosi bianconeri assetati di gioia. Grazie innanzitutto. Una vittoria in un campo che troppo spesso ci aveva riservato dolori e arrabbiature. La squadra al momento recita quasi a memoria. Pressing, ripartenze fraseggi e conclusioni. Con una ferrea difesa protetta adeguatamente. Tutti hanno recitato la loro parte migliorandosi (vedi De Paoli e Leone che abbiamo visto più “animali” ) come vuole il Mister. Già. Mister Pagliuca. Il nostro Wallace di Braveheart con i suoi ragazzi. Scorbutico, forse agitato e coinvolto al limite del parossismo. Ma ci piace. Ci piace come gli indimenticati Lupo Balleri, Papadopulo che guarda caso sono tutti labronici. Che sia un caso? Ad ogni modo “salta con noi Mister Pagliuca!”

Mezzo pieno

Parlare del momento è quasi inutile. Mi soffermo invece su un momento emozionante. Mi riferisco al saluto corale dei giocatori al loro condottiero esiliato su di una tribunetta a latere e che abbiamo scorto attraversare in continuo a passi lunghi e ben distesi. Alla fine della partita i ragazzi, ancor prima di recarsi a salutare i tifosi assiepati sulle tribunette e riscuotere il meritato applauso, sono accorsi, guidati dal Capitano, a salutare Pagliuca in un ipotetico abbraccio. In 50 anni che vado a vedere il Siena non ho mai assistito ad una cosa simile. Un tuffo in un calcio, per noi romantici, che non c’è più. Stravolto dai media, dai social che azzerano tutti i momenti di condivisione vera, reale, a pelle. Bello. Bellissimo. Un segnale fortissimo che per il momento vale il detto “tutti per uno uno per tutti”. Qualcuno dice che c’è troppo entusiasmo. Forse è vero. Ma io dico….. e la dico alla senese: “Gobbo ritto un vo’ consigli….” Qualcuno lo traduca in caso.

Mezzo vuoto

Niente. Forza Siena Forza La Robur

Fonte: FOL