Il  Bicchiere a cura di Federico Castellani

Se il valore pieno delle squadre si valuta alle idi di marzo o meglio in primavera, il segnale che ci arriva fa tremare i polsi. Encefalogramma piatto. Squadra compassata fin dall’inizio ravvivata da uno spunto di classe di un “vecchio marpione” che trova un bel goal. Poi il nulla. Solito giro palla in orizzontale, molle e impaurito contro avversari incerottati come noi del resto e sicuramente più propensi a dividersi la posta che rischiare la sconfitta. Nonostante questo, grazie ad un episodio –il rigore- che ci può stare in una partita e grazie ad una reazione inesistente per gran parte del secondo tempo, hanno portato agevolmente il risultato pieno a casa. Le parole a fine partita del tecnico bianconero sono sferzanti. Crude. Non ammettono alibi. E questo ci spaventa. Speriamo bene di non impantanarsi nei play out perché potrebbe essere una Caporetto.

Mezzo pieno

Il goal di Caccavallo e la prova dignitosa di Guillaumier che ha provato a mettere ordine. Poi è naufragato anche lui nell’inconsistenza melliflua di tutta la squadra della ripresa.

Mezzo vuoto

Come già detto ennesima prova di un gruppo privo, in molti interpreti, di capacità emozionali. Anzi entrano alla prima difficoltà in un pertugio psicologico dal quale sembrano non uscire. La palla gli scotta fra i piedi. Giocano senza verticalizzare. Una costante di questi giocatori. Non mi interessano gli infortuni. Il Gubbio ieri giocava in emergenza. Ma ha vinto. I nostri prodi  invece non la provano mai insistendo in un gioco banale, scolastico e privo di sbocchi. E questo è da molto tempo.  Anzi da sempre. Cambiano i condottieri ma il risultato generale non varia. Gli innesti non hanno migliorato la squadra. Semmai l’hanno indebolita visto che gran parte dei nuovi sono fermi ai box o impresentabili. Forse, l’unico tentativo che trovo possibile , è il cambio di modulo. Da uno schieramento più prudente a 5 a centrocampo, da diverse partite risiamo tornati ad un 3.4.3 fino al 4 3 3 . Ma constato che, con il modulo a cinque, abbiamo portato a casa quasi sempre un risultato seppur fra mille difficoltà. Con gli altri moduli tante sconfitte anche umilianti. Non sarebbe il caso di farci un pensierino? Ora bisogna provarle tutte e ogni punto preso anche con calci schiaffi e graffi  è un punto valido per non impaludarci nelle sabbie mobili dei Play Out. Sperando sempre che le altre concorrenti dietro si eliminino da sole. Forza Siena Forza La Robur.

Fonte: FOL