Il Bicchiere a cura di Federico Castellani
Finalmente ci risiamo. Pur restando in un limbo societario inquietante siamo di nuovo a parlare di calcio giocato. Era l’ora e nonostante la pandemia e le assurde restrizioni il pubblico si è presentato voglioso di ricedere riconcorrere un pallone nel prato verde. Abbiamo sfiorato la tragedia ma stavolta Eupalla di Breriana memoria, ci ha salvato. All’ultimo minuto e in mischia quando già la falce nera della ennesima sconfitta _sarebbe stata la settima; un record- affilava la lama. E invece…..Si dirà che non c’è da gioire per un pareggiaccio ottenuto al 93° con “ niente po-po-dimeno” l’Imolese. Ma chi si accontenta gode e in questo momento lo abbiamo preso tutti con piacere. E’ vero che la squadra, alla luce di fallimenti di ben 4 allenatori di cui alcuni anche stravaganti, dimostra nel complesso che è debole. Nella testa e nelle gambe. Quanto ci siamo sbagliati inseguendo i nomi di grido che attualmente invece trotterellano spaesati in mezzo al campo! Però ora potrebbe cambiare un po’ il vento e volendo dovremo fare attenzione a non farci risucchiare in zone molto pericolose e le nostre attenzioni saranno rivolte tutte nella parte destra della classifica. Cercando di non incorrere in passi falsi ma, magari, sperando in qualche colpo gobbo a partire da domenica dove partiamo onestamente battuti. La serie C non è mai scontata.
Mezzo vuoto
Inutile girarci intorno. Il contesto societario. Gente che parte e che, al momento, non arriva e una rosa che appare in certi reparti risicata. Partenze inopportune soprattutto a centrocampo con il buon Aquadro che si era fatto apprezzare nonostante non fosse un giocatore “gridato”. Speriamo che i misteriosi addetti ai lavori capiscano la problematica e che il buon Padalino si rifiuti di accettare trasferimenti tanto per alleggerire. In fondo caro Mister ne va anche del suo buon nome!
Mezzo pieno
Finalmente la Dea bendata si è ricordata di noi e dopo sconfitte onestamente immeritate ( Cesena e Pesaro su tutte) ci ha dato un segnale. Non va sprecato. Anche l’avvento di Padalino, allenatore sicuramente di categoria molto più affidabile dei predecessori, potrebbe sfruttare questo anelito e recuperare qualcosa a patto che non gli smembrino la squadra con l’arrivo di giocatori pronti forse a marzo. E parlo di Italiani. Di soggetti esteri non ne voglio neppur sentir parlare visto i prodotti arrivati di questi tempi l’anno passato. Mogli e buoi dei paesi tuoi. Mi dispiace per chi forse pensa di portare giocatori improbabili, che non parlano la lingua e che sembrano caduti su un altro pianeta. Per il suo balocco o tornaconto. No grazie. Non li vogliamo. Intanto fra sette giorni si conclude il mercato e la ridda di voci vere o presunte tali finirà e finalmente faremo la conta.
Forza Siena e Forza la Robur
Fonte: FOL