Il Bicchiere a cura di Federico Castellani
Finalmente si torna alla vittoria nelle mura amiche. Mancava da un po’. Non è stata una partita facile negli ultimi trenta minuti. Dopo un agevole vantaggio maturato in una manciata di minuti che sembrava aver messo in ghiaccio il risultato, i sardi sono riusciti a ribaltarne gli esiti cercando addirittura una clamorosa remuntada. Buon per noi che finalmente alla fine abbiamo visto in campo una formazione logica per il calcio di serie C. Una squadra con un centroavanti vero non inventato sulla base di alchimie derivate da squadre che si chiamavano Barcellona e con interpreti quali Messi, Xavi e Iniesta. Senza tralasciare un certo Pep in panchina. Bene mi auguro che la sterilità mostrata per almeno un tempo e l’epilogo con il goal a fine della partita portino consigli. In serie C, mi diceva un famoso ex Dirigente anni fa, si gioca un calcio “pane e salame”. Il resto lasciamolo a Sky. Lascio un commento esterno sul famoso “falso nueve”.
“i movimenti del falso nueve vanno imparati e non sono semplici, soprattutto quando si è impiegati solo per una volta e solo in caso di emergenza in quella posizione e con quella funzione, ma questo discorso non vale per Messi: secondo il racconto fatto da Guillem Balague in “Pep Guardiola”.
Mezzo vuoto
Una formazione che ripropone un modo interessantissimo di giocare ma che, alla luce dei fatti, sacrifica qualche giocatore a fare quello che non sa fare e che si mostra abulico e stranito per quasi tutto il tempo che è rimasto in campo e producendo un gioco senza finalizzazioni nonostante una infinità di palloni rotolanti nell’area sarda. Il centrocampo appare spesso lento senza dinamismo e velocità di esecuzione. Gli interpreti bianconeri infatti di tutto sono dotati meno di questi attributi. La manovra ne risente e spesso si assisteva ad un giro palla lento e poco incisivo tranne quando la palla arrivava sugli esterni che però, nonostante la grande mole di cross, alti, bassi corti e lunghi non trovava mai la zampata di un attaccante vero.
Mezzo pieno
Oggettivamente la squadra si muove maggiormente con palla a terra. Effettivamente di pallonate di GIlardiana memoria se ne contano pochissime. Manca però il dinamismo, la velocità, l’invenzione. In pratica quel giocatore che “vede autostrade dove altri vedono viottoli”. (cit.Boskov). Ma questo problema difficilmente sarà possibile risolverlo a breve. Almeno fino alla fine del girone di andata. Ma abbiamo al momento un grandissimo giocatore. Francesco Disanto da Bagno a Ripoli. Non ci sono bandiere per lui perché non esiste a Bagno a Ripoli, ma questo giocatore ci sta facendo innamorare con le sue accelerazioni, dribbling recuperi e anche ottimi goal. Mai domo. Una serie C appunto da “pane e salame”. Disanto uno di noi come giustamente gli ha tributato la curva. Forza Siena, Forza La Robur.
Fonte: FOL