Il Bicchiere a cura di Federico Castellani

Altro giro altra corsa. Dopo una settimana- o anche due- di “verifiche” più formali che sostanziali siamo arrivati all’epilogo. Fine del rapporto con Gilardino. E naturalmente con altri dello staff. Non è stato un parto facile. Anche la stessa tifoseria che quasi totalmente si è schierata per un avvicendamento, è rimasta un po’ interdetta perché la speranza era che l’avvicendamento fosse seguito da un top mister della categoria. Non è andata proprio così e quindi c’è un po’ di scetticismo e perplessità. Il calcio ci abituato a tante situazioni non ultima quella di recuperare un allenatore lontano dal suolo patrio da circa 10 anni. Un semisconosciuto più famoso in Cina che in Italia. Ma comunque un allenatore navigato anche se in categorie e terre lontane mille anni luce da quella che dovrà affrontare da domani. Sarà coadiuvato non solo da uno stuolo di conosciuti personaggi quali Rampulla e altri ma anche da Giorgio Perinetti che, credo, sarà il suo mentore. Chiaro che la squadra la allenerà Maddaloni ma si dovrà affidare e molto a chi conosce la categoria e i giocatori per affrontare le battaglie future. Perché è chiaro che saranno battaglie a partire da lunedì sera a Gubbio.

MEZZO VUOTO

Certe giravolte non pongono sicuramente a favore in tema di entusiasmo. Un entusiasmo che si era riattivato e con mia sorpresa all’inizio per poi scemare rapidamente. In pratica alle prime curve la macchina sembra avere qualche problema. Speriamo che la squadra non si disunisca a prescindere dai valori ottimi dei singoli e che risponda presente e con professionalità. Confido che il Sig. Maddaloni sappia imporsi all’interno dello spogliatoio.

MEZZO PIENO

Gilardino era oramai fuori dal progetto societario. Non aveva senso continuare con lui. Spesso i cambi portano ventate di novità e voglia di mettersi in mostra. La rosa è competitiva anche se quasi mai ha espresso tutto il suo valore. Speriamo che, con il cambio della guida e di altre figure silurate di conseguenza, si regolarizzi la rotta. Perché di questo si tratta. Di regolarizzare e dare continuità oltre che di gioco anche di risultati. Non c’è da invertire c’è da regolarizzare. Carburare. Siamo in un limbo fra il Paradiso e l’Inferno. Non ci resta che attendere gli sviluppi ma con occhio positivo e entusiasmo. Finché sarà possibile e giusto. I tifosi sono umorali e fanno presto a portarti dalle stelle alle stalle. Forza Siena e forza la Robur.

Fonte: FOL