Il  Bicchiere a cura di Federico Castellani

Un po’ di nubi si addensano sopra il cielo bianconero. Dopo alcune prestazioni convincenti e risultati rotondi arrivano alcuni inciampi. Ieri è stato uno di questi. Ci stanno. O anche no. Partita scialba contro un avversario modesto e impaurito. E’ vero che gli episodi questa volta non ti hanno agevolato ma nel complesso non si può sempre aspettare che sia l’estro o la giocata individuale a risolvere l’empasse del match. Come minimo non si può avere orizzonti lungimiranti da prime posizioni. La squadra nel suo complesso denota qualche crepa. Soprattutto a centrocampo dove non si riesce mai a dettare le regole del gioco. Si gioca essenzialmente sulla seconda palla o lo sbaglio avversario. Ma uno sviluppo armonico di squadra, di gioco ancora latita. Quando la Dea bendata ti volge le spalle cominciano i problemi. E allora il bicchiere è mezzo vuoto ed è oggettivo, senza puntare il dito, rimarcare il quadrò generale che ne esce. A prescindere da tutte le valutazioni dei perché e dei percome e dei discorsi di circostanza.

Mezzo vuoto

Una partita che doveva essere vinta. Una partita che ad un certo punto si era messa anche bene con l’avversario modesto e in inferiorità numerica. Eppure, invece di infierire e portare a casa i tre punti, ci siamo persi. Lenti, lunghi fin da subito e approssimativi. Noto che nel secondo tempo c’è stato solo il legno di Guberti che ha circa 20 minuti sulle gambe e poi il niente. Tanta confusione. Consideriamo che ancora i cosiddetti bomboloni non si sono incontrati: Modena, Cesena, Ancona, Gubbio, Pescara e Entella. L’impressione è che sarebbe utile fare opportuna autocritica interna se non vogliamo attestarci a breve a rincorrere un quarto posto con tutto quello che ne consegue: partite difficili da affrontare anche impauriti e con un solo risultato. L’esperienza insegna che perdere la scia è drammatico in Lega Pro se non vogliamo accontentarci di un sesto/ settimo posto. Sinceramente con Varela, Paloschi Terzi, Lanni, Favalli e questo Disanto mi aspetterei qualcosina in più. Forse anche loro. Infine stigmatizzerei il terzo infortunio muscolare in sette partite. Un po’ troppi o è solo tanta sfortuna. Ieri per esempio la mancanza di Favalli ( esperienza, forza, spinta, tecnica) ha indebolito e non poco. Ma tant’è.

Mezzo pieno

La difesa regge botta. Due soli goal è un bel bottino e si sa, alla fine, una ferrea difesa potrebbe essere un valore aggiunto. Ma bisogna vedere a quale prezzo. Per esempio il terzo zero a zero e con squadre non trascendentali lascia perplessi. Si può fare della difesa un valore a patto che davanti si sia implacabili. I giocatori a mio parere ci sarebbero ma vanno messi in condizione di esserlo. Implacabili. Disanto è la vera sorpresa: imprescindibile al momento.  Ora a Fermo. Una partita dove, se l’allenatore avversario non è un pazzo, mi aspetterei da loro una squadra messa per coprirsi e controbattere senza rischiare. Insomma un bel 4.5.1. O anche peggio. Vediamo cosa ne esce fuori. Sicuramente abbiamo un solo risultato. Loro due. E si comincia. Forza Siena Forza La Robur

Fonte: FOL