Il Bicchiere a cura di Federico Castellani
Finalmente una vittoria sonante. Ok è arrivata fuori tempo massimo però di questi tempi accontentiamoci. Una partita praticamente senza storia. Se volete una piccola vendetta in risposta ad una delle più brutte pagine della storia bianconera. Tenendo conto che abbiano perso con la squadra che è retrocessa con appena 23 punti (di cui 3 regalati dal Siena) e che abbiamo perso anche con il Grassina penultimo c’è poco da festeggiare. Ma questo oramai è il passato anche se recente e noi, come già detto, viviamo dell’oggi. Oggi ci sono buone sensazioni con l’arrivo più che probabile del “Cardinale” alla luce anche della recente intervista rilasciata a fine partita. Si aprirà crediamo un nuovo ciclo; speriamo lungo e pieno di soddisfazioni per tutti.
Mezzo pieno
La vittoria certamente e anche la scelta del futuro DS. Tutto da scoprire poi il suo ruolo e gli spazi di manovra che gli saranno concessi e che, forse, sarà giusto dare a 360 °; senza tante esitazioni visto la sua, oramai pluridecorata, carriera. Affidarsi e sperare che si sia intrapresa veramente la strada giusta dopo un rodaggio di esperienza che è costato un anno: di energie e di soldi.
Mezzo vuoto
Sulla partita da notare un inizio balbettante dove abbiamo rischiato qualcosa di troppo. Poi non c’è stata storia. Ora resta l’ultimo sforzo sportivo: una vittoria a Piancastagnaio che, per quello può valere, avrebbe un sapore di recupero di dignità. Un po’ come un goal della bandiera. Meglio che niente visto l’annata che va a concludersi. Poi si azzera tutto: polemiche, discussioni e si riparte più convinti e decisi che mai.
Fonte: FOL