Il Bicchiere a cura di Federico Castellani
Brucia. Brucia da morire. Inoltre fa male uscire dallo stadio fra tifosi imbelviti . Giustamente. È vero che la probabile new entry aveva dato un po’ di entusiasmo ad una tifoseria disillusa. Ma il calcio è fatto soprattutto del presente e del passato. Il passato parla di una stagione catastrofica. Il presente di una sonora sconfitta in casa. Aggravata dal fatto che era la prima partita in presenza. Ed è finita nel modo peggiore fra urla e proteste anche forti nei confronti del management bianco nero. Non avrebbe potuto essere diversamente. In tutta Italia e forse nel mondo. Anche perché se la colpa non è dei giocatori. Non è dell’allenatore e nemmeno della Società a chi può rivolgersi la delusione e la rabbia di sentirsi cantare in casa: salutate la capolista”?? Fa male molto male questo umiliante epilogo. A tutti avrebbe fatto piacere uscire per lo meno con un pareggio. Non è andata così. Per il futuro si vedrà. Ora viviamo il momento e che sia il più fuggente possibile.
Mezzo pieno
Il primo tempo sufficiente dove abbiamo opposto strenua resistenza.
Mezzo vuoto
Tante cose. A partire dalle scelte e da lasciare due quasi quarantenni a lottare, nel secondo tempo intero, contro giovanotti gasati e indiavolati. Ora finiamola questa stagione mortificante . Nel calcio conta il presente e il recente passato . Il futuro è tutto da scrivere.
Fonte: FOL