Il Bicchiere a cura di Federico Castellani

Andamento lento senza gusto. Partita interlocutoria. Quasi inutile con un approccio lodevole ma francamente tecnicamente scarsa e dove si sono palesati ancora di più i perché e i per come siamo a 15 punti dal prossimo avversario. Guardiamo oltre. La vera partita, salvo improbabili e ben accetti ripescaggi, si gioca nelle scrivanie dei colletti bianchi del Siena. Le scelte di oggi cartina torna sole del Siena di domani.

Mezzo vuoto

A parte la solita partita rivitalizzata solamente da circa 10 minuti del solito Guberti il tutto mostra un andamento generale lento. E’ vero che certe scelte sono importanti e vanno ponderate ma, visto che il nostro campionato è praticamente e tristemente finito, tanto vale cercare di abbreviare i tempi. Senza colpi di testa è ovvio ma si rincorrono troppe voci insistenti su futuri DS visto che l’attuale appare sinceramente bruciato e capro espiatorio- per molti versi giustificato- del fallimentare campionato bianco nero. Ma troppe voci. Troppi personaggi noti e meno noti sono dati per certi al 90% . Il che non fa presagire chiarezza di intenti. O almeno si potrebbe parafrasare: finché il medico pensa il malato muore.

Mezzo pieno

La squadra pur mostrando i suoi innegabili limiti, di gioco e di carattere sembra stia affrontando con professionalità questi scampoli prima del rompete le righe generale. Speriamo di finire meglio. Bene ha fatto a far esordire il portiere vera novità di una partita modesta. Dalla parte più importante, quella appunto della ridefinizione dei quadri perlomeno tecnici, è inutile ribadire che quello di G. Perinetti sarebbe sicuramente il più gradito alla piazza. Per molti motivi già ribaditi in questa testata e anche in altre. Anche se la palla è tonda e non sempre alle belle parole e alle intenzioni sopraggiungono i fatti. Basta volgere lo sguardo al Monza. Però il ritorno dell’uomo dal cappello sarebbe un buon inizio. Ora il pallone rotola in quella metà campo nebulosa delle chiacchere delle richieste incontri, accordi, veri o millantati ( non lo sapremo mai) e delle capacità e voglia di iniziare un programma ambizioso. I prossimi giorni dovrebbero essere decisivi al netto delle chiacchiere dell’Unto. Una certezza c’è: noi ci saremo : pronti a contestare ovunque e comunque od innalzare inni di gioia e canti. Dipende dai risultati unico vero faro di verità. Forza Siena forza la Robur.!

Fonte: FOL