Il Bicchiere a cura di Federico Castellani
“E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Inferno XXXIV, 139), è l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia. Finalmente, dopo un’estate di sofferenza e lotta, in preda alla follia distruttrice, siamo arrivati prima al capolinea con una vittoria definitiva e poi ricominciato a parlare di pallone. Anche se in una categoria decisamente nuova per la città e la sua storia calcistica. L’unica reale soddisfazione è avere visto l’odiatissimo nemico alle corde (ci penseranno ora i Tribunali a gestire la definitiva uscita) e sapere che, da oggi in avanti, siamo rinati. Campetti e paesi ci aspetteranno con il coltello fra i denti ma noi ci presenteremo dignitosi come ieri; composti e festanti senza vantare nessuna presunta superiorità nel rispetto comunque di tutti. Come domenica dove, a fronte di un pubblico di circa 300 supporters bianconeri fedeli ai colori bianconeri della Balzana, chiassosi e festanti abbiamo messo il primo sigillo di una stagione che speriamo ci veda protagonisti assoluti. Addio Montanari per sempre.
Mezzo pieno
Tanta festa, tante facce allegre, tanti cori e tanta dignità. I popoli veri si vedono nel momento più difficile e domenica lo abbiamo visto. La partita poi ha mostrato a tratti una superiorità tecnica indiscutibile condita anche da una buona dose di agonismo come richiede la categoria. Buon esordio complessivo e anche del nuovo condottiero Magrini e della Società che hanno saputo in tempi record formare una squadra credibile e affiatata. Il goal storico poi del Senese “dragaiolo” Masini ha messo la ciliegina sulla torta. Meglio di così…….
Mezzo vuoto
Qualche prevista indecisione e soprattutto qualche svarione difensivo, dove l’intesa di reparto è una condizione indispensabile per formare una cerniera invalicabile. Ma il tempo è il nostro miglior alleato. Forza Siena, forza la Robur.
Fonte: FOL