Il Bicchiere a cura di Federico Castellani

Mentre sto scrivendo giungono conferme inappellabili di quello che già da molti giorni si spifferava. Speravo fossero chiacchiere forzate- anche se insistenti – e cercavo di aggrapparmi alla quotidianità. Come una parte dei tifosi. Purtroppo il deferimento non lascia dubbi o interpretazioni. Sarà penalizzazione senza se e senza ma. Per Febbraio. Poi verranno probabilmente quelle di Marzo. Il tonfo sportivo, sordo e inquietante di domenica a Carrara, assume così – forse – un rilievo meno importante. Anzi la partita inconsistente dei fieri e baldi giocatori potrebbe anche essere figlia di un certo scoramento generale fra le truppe. Perché se la Carrarese si è ampiamente mostrata più vigorosa, più squadra e più tatticamente accorta è pur vero che se non siamo forti come mostrato contro Cesena in casa e Reggiana, allo stesso tempo nemmeno siamo scarsi e mosci come quelli di domenica. Partita dove nei primi 15 minuti potevamo tranquillamente prenderne tre. Una partita dove la Carrarese ha giocato come al “gatto col topo”. Ci ha strapazzato, ci ha controllato agevolmente senza mai andare in sofferenza e poi ha chiuso in scioltezza la pratica. Lanni o non Lanni. Ci ha surclassato atleticamente e tatticamente. Brutta giornata e non solo dal punto di vista meteorologico per i colori bianco neri.

Mezzo pieno

Che dire?

Mezzo vuoto

La situazione è brutta. L’ambiente appare depresso e sfiduciato. La squadra appare svuotata e i primi sintomi si erano già visti a Montevarchi contro il San Donato. Solo la scarsezza degli avversari ci aveva salvato. Sicuramente questa botta federale potrebbe abbassare ancora di più la soglia. Speriamo che il Dio Eupalla (cit. Brera) ci venga in soccorso e ci dia una mano per arrivare entro la griglia dei play off. Abbiamo due partite abbordabili: Fermana e Fiorenzuola E due ostiche: Gubbio e Entella. Mi accontenterei di 6 punti in 4 partite. Al netto poi della penalizzazione ovvio. I play off e forse qualche partita. Poi la questione Siena calcio passerà ad altre situazioni di ordine Societario e anche Comunale con la questione Stadio. Nessuno potrà esimersi dalle proprie responsabilità tranne quei tifosi che non fanno mai mancare il proprio amore per questa maglia e che anche sabato erano presenti con le loro diversità ma uniti sotto le bandiere, striscioni e sciarpe.  La delusione è grande anche se era da tempo che bubbolava. Solo chi non ha voluto credere e ha messo la testa sotto la sabbia non ha partecipato alla timida contestazione. E ora? Forza Siena e forza la Robur.

Fonte: FOL