Il Bicchiere a cura di Federico Castellani
“Dacci oggi il nostro palo quotidiano”. Gran parte della prestazione senese si infrange nel solito palo che, stante agli statistici, risulta il 13 legno preso. Niente male. Di contro la prestazione ha fatto rivedere ancora quanto sia corta questa squadra priva di valide alternative soprattutto davanti. Eppure, i nostri gagliardi operatori di mercato attuali ci avevano garantito innesti di qualità. Mi viene in mente, per esempio, quel “pelato “ dell’ Imolese, Simeri, ex Bari svincolato e che, da solo, sta trascinando gli emiliani alla salvezza con sei goal tutti nel girone di ritorno. Chissà se tal Simeri avrebbe preferito Siena al posto dell’Imolese. Magari se qualcuno lo avesse cercato…. Invece di cercare improbabili soluzioni …. non saremmo qui a grattarci il capo su eventuali alternative a Paloschi Santo Subito per quello che ha fatto vedere quest’anno. Non credo avrebbe spostato di tanto gli equilibri finanziari del Siena attuale. Ma tant’è. Nel calcio bisogna conoscere, essere credibili e trovare soluzioni non fantasiose. Ora siamo qui a sfogliare la margherita nella speranza di alzare l’asticella dei Play Off ad oggi quasi sicuri ma sotto il livello garantito che doveva essere dal 6 al 4 posto. Vediamo cosa ci riserveranno le ultime partite a partire da una ostica Carrarese quasi sempre storicamente una bestiaccia. E poi le altre. Mi accontenterei di varcare quota 50.
Mezzo pieno
La squadra sembra abbastanza in palla almeno per 60/70 minuti con un Collodel che ha rinvigorito il reparto centrale e un Leone sempre più concreto. Quando l’azione parte dai piedi sull’asse Crescenzi Leone con Collodel a supporto e come incursori Disanto e Favalli diamo l’impressione di essere pericolosi. Molto. Poi con il passare di minuti in mancanza di valide alternative perdiamo lucidità e pericolosità. E lì senza alternative ci ammosciamo.
Mezzo vuoto
Molto indecisi sui palloni alti ma non è una novità da quando si è ceduto qualcuno dietro. La squadra perde incisività col passare dei minuti e diventa pericolosa solo sui palloni da fermo e non è poi per gli avversari così difficile portare a casa un pareggino se non addirittura una vittoria. Ma sarebbe troppo. Speriamo in partite gagliarde con un Mister che cerchi di proporre il suo calcio se pur in assenza di interpreti adatti. Soprattutto nei cambi. Ma questa è un’altra storia già scritta. Poteva opporsi a certe scelte a gennaio se questo è il problema. Forza Siena, Forza la Robur.
Fonte: FOL