I giudizi dopo la prima parte di stagione: il reparto arretrato
Con il campionato ancora fermo per un po’, facciamo un bilancio di questa prima parte di stagione andando ad analizzare il contributo di ogni singolo giocatore. Primo appuntamento con il reparto difensivo, passato da essere punto di forza (6 reti subite nelle prime undici giornate) ad essere perforato in tutte le restanti nove partite.
Lanni: ad inizio stagione è il vero fuoriclasse della squadra. Le sue parate, alcune delle quali superlative, consentono alla Robur di tenere la porta inviolata per diverse gare. Trasmette inoltre grande tranquillità a tutto il reparto. In concomitanza della striscia negativa, tuttavia, anche il suo rendimento cala
Conson: nel pre-campionato dimostra di essere un giocatore di grande affidabilità, sorprendendo per efficacia. L’infortunio al polpaccio di fine agosto lo costringe ad un lungo stop ma al rientro sfodera una bella prestazione a Gubbio. Da lì in poi qualcosa si inceppa
Farcas: in estate lo si vede anche in una nuova collocazione tattica, davanti alla difesa proprio come agli albori di carriera. Ha un buon impatto con la categoria, pur giocando spesso da terzino. Poi trova sempre meno spazio complice la folta concorrenza
Favalli: elemento imprescindibile, abbina propensione offensiva a intelligenza tattica. Tra i migliori dell’annata
Marcellusi: la maggior parte delle sue apparizioni coincide con ingressi dalla panchina, nei quali comunque si mette in mostra per intraprendenza e spirito d’iniziativa
Milesi: per distacco il centrale con il rendimento migliore della prima parte di stagione. Non è molto appariscente ma interpreta il ruolo con grande naturalezza, dovendo peraltro convivere con un problema alla caviglia che lo costringe spesso a giocare infiltrato. Anche una rete da tre punti in quel di Gubbio
Mora: come per tanti altri elementi, la sua prima metà di stagione è caratterizzata da un’alternanza di prestazioni. Bene all’inizio, dove mette in mostra spiccate doti in fase di accompagnamento all’azione, un po’ meno dopo. A nostro avviso, più che peccare in qualità, smarrisce fiducia e mentalmente paga più di altri il loop negativo
Terigi: parte più indietro nelle gerarchie rispetto allo scorso anno, ma nelle volte in cui è chiamato in causa risponde presente
Terzi: l’avvio di stagione è incoraggiante, ma con il passare delle giornate perde smalto tanto da commettere un po’ troppi errori individuali. Uno di quelli da cui era lecito attendersi qualcosa in più
Marocco: ng
Mataloni: ng
Darini: ng
Zaccone: ng
(Jacopo Fanetti)
Fonte: Fol