I derby non si giocano .si vincono
Il derby con l’Arezzo si avvicina sempre di più e con il passare dei giorni sale la tensione. Dire che è un derby molto sentito dalle due tifoserie è sicuramente riduttivo perché la città di Siena e Arezzo sono storicamente divise da un’accesa rivalità che, negli anni, si è spostata anche sul campo di gioco.
Negli anni sessanta ogni derby era una battaglia, in campo e anche sulle tribune, dove spesso sono esplose risse di grandi dimensioni che, in più di un’occasione, hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco che, dalla pista, raffreddavano i bollenti spiriti dei contendenti con i potenti getti degli idranti.
Fortunatamente quelle situazioni sono solo un ricordo, ma mentre i tifosi senesi hanno sempre rispettato le regole dell’onore, applicando solo quelle dello sfottò, il comportamento di alcuni tifosi dell’Arezzo non è stato uguale.
Limitandoci agli ultimi anni è sufficiente ricordare l’aggressione vigliacca con lancio di sassi o, cosa di pochi giorni fa, la scritta – opera di dementi patentati – vergata sotto il ponte di Rigomagno.
Due episodi che possono essere addebitati solo a una piccola parte della tifoseria, elementi inqualificabili che non hanno certo fatto ben figurare un’intera città che la pensa diversamente.
È facile pensare che qualcuno abbia parecchio rosicato nel vedere la Robur ai vertici del calcio nazionale, in quella serie A che gli amaranto non hanno mai conosciuto nella loro storia e che il Siena ha onorato per diversi anni.
Il passato non conta più per nessuno, oggi la situazione vede le due società militare in terza serie chiamate ancora una volta a incrociare i tacchetti.
Qualcuno ha detto che i derby non si giocano ma si vincono e questo è quello che si attendono tutti i tifosi bianconeri, ancora delusi dall’epilogo dei due incontri della scorsa stagione.
Non sarà facile, lo sappiamo tutti, ma una vittoria con l’Arezzo farebbe ripartire quell’entusiasmo in parte annacquato dalle tre sconfitte casalinghe consecutive.
Sarà una partita difficile in cui tutti saranno chiamati a dare il loro contributo, dal campo alle tribune, perché una vittoria con l’Arezzo avrebbe più significati, sicuramente quello che la Robur c’è ancora e non intende mollare. E poi rimandare a casa i rospi sconfitti….non ha prezzo!(NN)
Fonte: FOL