GUZMAN: QUANDO TORNERO’ A SALUTARVI VOGLIO RITROVARVI IN SERIE A
Con la maglia della Juventus Tomas Guzman ha esordito in Champions League. Con quella del Siena in serie A. In Toscana ha anche segnato il suo primo e ultimo gol nella massima categoria. Era la Robur di De Canio, di Chiesa, Locatelli e Bogdani, dei tanti giocatori dal passato/futuro juventino: Tudor, Legrottaglie, Molinaro, Paro… Sotto la Mole, che ha raggiunto giovanissimo, è cresciuto. Sotto la Torre ha tagliato un importante traguardo e ha stretto forti legami, grazie alla Fede che lo ha sempre accompagnato. In una carriera troppo spesso frenata dagli infortuni, il paraguaiano ha trovato a Piacenza la giusta dimensione. E oggi sta lottando per salvarsi, proprio come anni fa lo fece in bianconero.
Guzman come sta?
“Bene, bene, grazie. Sono rientrato da tre settimane dopo un brutto infortunio che mi ha tenuto fuori diversi mesi. Pronto a dare una mano al Piacenza. Sono qua da tre stagioni: il primo anno mi ha fermato qualche problema fisico, il campionato scorso, invece, ho giocato parecchio e abbiamo guadagnato l’ottava posizione. La società non ha grosse ambizioni, l’obiettivo è mantenere la categoria: è dura questa volta, la classifica è cortissima. Speriamo che oggi, in casa del Frosinone vada bene, ce la metteremo tutta per salvarci”.
Che ricordi ha di Siena?
“Belli, bellissimi. Siena è una città fantastica, l’ambiente è eccezionale. L’esordio con il Milan è stato un’emozione, ma l’immagine che ho stampata in testa è quella del mio unico gol in serie A: giocavamo al Tardini, contro il Parma. Anticipai il portiere Bucci di testa, su un retropassaggio sbagliato di Ferronetti (la partita finì 1-1, per i padroni di casa segnò nella ripresa Morfeo ndr). Quel punto conquistato fu importante per raggiungere la salvezza”.
Di Torino, invece?
“Alla Juve i momenti più belli, a parte la gara in Champions contro l’Arsenal, con Lippi in panchina, li ho vissuti in Primavera. In prima squadra non ho mai trovato spazio. In serie B dovevo restare, poi dopo sei mesi me ne sono andato. Rimane comunque una bellissima esperienza: la società torinese è seria, pulita, sa far crescere i giovani. Spero si riprenda al più presto dopo la batosta subita”.
Juventus-Siena: 1-X-2?
“Ovvio, sulla carta i padroni di casa sono favoriti. Benché il Siena stia attraversando un ottimo momento, la Juventus, con gli ultimi risultati centrati, ultimo il successo di giovedì con il Fulham, è in netta ripresa. Il Siena deve salvarsi, la Juve sta inseguendo un piazzamento importante. Sarà dura per entrambe, sarà una bella sfida”.
Ha più risentito i suoi ex compagni?
“Del Siena di allora è rimasto soltanto Vergassola. Paro, adesso, gioca con me qui a Piacenza. Naturalmente sono in contatto con Nicola”.
Proprio a Siena, grazie alla sua amicizia e alla sua Fede, è iniziata la trasformazione di Legrottaglie…
“Quando ho conosciuto Nicola stava attraversando un momento difficile della sua carriera. Ho cercato di aiutarlo, ho trovato terreno fertile. Ora è un’altra persona, un altro giocatore: ha riconquistato la maglia titolare nella Juve, quella della nazionale. E’ felice e io sono contento per lui”.
Chiederlo a un Atleta di Cristo è praticamente inutile: è d’accordo Guzman, con la squalifica per chi bestemmia in campo?
“Il problema di chi bestemmia è che è lontano da Dio, ha il suo cuore lontano da Dio. Dio è mio padre e offendere Lui è come offendere mio padre. Per me è sempre stata una lotta… Il cambiamento dovrebbe venire da dentro, ma se c’è un regolamento che limita i comportamenti, ben venga”.
C’è qualcosa che vuol dire a Siena?
“Siena, il calcio di Siena, è uno spettacolo, spero di poter tornare presto nella vostra meravigliosa città. E naturalmente spero di trovarvi in serie A, che vi possiate salvare in questa difficile stagione”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line